Questo è il fotoblog di Davide Dutto. Visita anche: Facebook Pinterest YouTube Instagram Cibele Edizioni Sapori Reclusi

Ogni volta che finisce una giornata faticosa, ogni volta che esco di galera, che finisco un servizio difficile, o che qualcosa non va, ogni volta la direzione mi porta lì. Davanti a quelle montagne, a quel paesaggio, in quello spazio che mi aspetta tra Fossano e San Lorenzo. Da quella collina che finisce lunga e scende verso la piana posso vedere bene la luce del tramonto che taglia una diagonale affilata. Respiro lungo e profondo l’ossigeno pulito come quello di questa sera che il vento ha portato alzando la neve fresca, quasi ne sento l’odore o comunque lo immagino: roccia e neve. Lo stesso vento che questa mattina ha portato via le nuvole le ha poi riappoggiate questa sera nascondendo il Monviso. Aspetto e respiro e aspetto ancora seguendo la luce con lo sguardo mentre declina dal giallo al blu, cerco la prospettiva giusta che solo verso quell’ora di sera posso vedere, posso sentire. “Niente da fare” penso, devo pisciare, forse è per la ventata fredda arrivata dopo l’ultimo colpo di luce; piscio. Poi risalgo in macchina, sbatto la porta, sfrego le mani fredde sul volante, giro la chiave e rientro verso casa quasi felice.

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Inside, sono queste immagini scattate con l’iPad… che certamente almeno nell’estetica si conformano al tempo dell’iPhone, all’uso di filtri ed effetti in voga oggi… e nulla vedo di male o nulla di eccezionale da discuterne oltre il valore. Per i “puristi” della fotografia che affermano il loro credo quello che passa anche attraverso la nostalgica emozione dei vapori di sviluppo e fissaggio per restituire alti valori immaginari insostituibili, o per chi l’immagine la restituisce in tempo reale sulla rete senza magari saperne di colori, contrasti o alchimie fotografiche, direi di non arrovellarsi troppo nel sostenere le varie tesi. La fotografia è semplicemente fotografia, cioè quello che vediamo e sentiamo leggendo l’immagine che ci sta davanti, in ogni sua “applicazione”, sia essa materica o virtuale. L’importante è come sempre avere delle sensazioni, magari intelligenti, da comunicare. Così queste immagini apparentemente scattate fuori, al freddo e al colore di quella serata, sono assolutamente una visione inside di tutto quello che in quel momento ho sentito dentro. Bye Davide