Questo è il fotoblog di Davide Dutto. Visita anche: Facebook Pinterest YouTube Instagram Cibele Edizioni Sapori Reclusi

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Il fotografo lo dice la parola stessa dovrebbe fare il fotografo, cioè scattare foto e stampare. Ma cos’è diventato oggi un fotografo? Sono ormai lontani i tempi delle bacinelle, dell’esalazioni di acido acetico, del buio e della luce rossa, lontani sono anche i tempi dei rapporti tra cliente e fotografo quando veniva commissionato il servizio e si organizzavano le riprese e le consegne delle foto (cartacee) con tempi umani. Mi sembro vecchio!?. Ma per Dio sta diventando veramente difficile riconoscersi in questa definizione professionale cosa vuol dire “faccio il fotografo”? Quando ho cominciato a fare questo mestiere avevo la licenza di fotografo ambulante e fotografo da studio e non dovevo neanche fare le ricevute fiscali e poi il lavoro lo vedevi e lo potevi fare concretamente senza tante palle (taglia, incolla, stampa, incornicia…). Oggi, pure il governo è caduto e se prima con gli studi di settore non se ne capiva nulla , chissà ora cosa dovrò inventare per ritrovare la mia identità professionale? Ormai è da un paio di mesi che sono davanti al computer per più di 8 ore al giorno, gli occhi escono dalle orbite. Arriva veloce la sera tra telefonate, riunioni con clienti, elaborazioni grafiche e fatturazioni varie (per fortuna) senza fare una foto, sono distrutto e mi sembra di non aver fatto niente. Non ne capisco più nulla alla fine solo il divano e la televisione riescono a placare le vertigini giornaliere prima di addormentarmi tra il seduto e il coricato. Ma dove sono finite le fotografie, quelle di carta dove sono andate?…ah si nel computer, potente di così tanta memoria che non riesco più a trovarci le cose. Devo ragionare come lui e fare percorsi impossibili fatti di cartelline nelle cartelline, di dati e metadati, password, login, id, accessi negati…scansa il virus, scarica dall’ ftp, aggiorna i programmi sempre più veloci di te, scrivi il post sul BLOG… frena, frena,… torniamo indietro dal fotografo che faceva il fotografo e proviamo, con la faccia che ho io adesso (gli occhi pieni di venuzze rosse e lo sguardo semi fisso tipo tranquillanti da casa protetta) a dirgli con voce strascicata: “perché non apri un BLOG?” Come minimo lui ci caccerà fuori dal suo studio con un bel calcio in culo dicendo che deve lavorare e avrebbe ragione. La domanda allora è sempre quella: che cosa è diventato oggi un fotografo? Non lo so ma adesso pubblico sul post del mio blog delle immagini del fotografo Gallo di Benevagienna e alcune mie, lui fotografo tra gli anni 1938-1980 e io di adesso e poi le guardo. PS…questo pensiero è forse solamente uno sfogo da post post-produzione, ma sono sempre molto contento di fare il…fotografo?

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  • luca

    Posted: 3 Gennaio 2009


    Ma è un anno che non scrive più nessuno qui?....terribile.. ma questo è l'esempio di cosa sono i fotografi.. una non-categoria.. eppure..so' per certo che quelli veri.. sentono, sentono di appartenere, ad un "branco", con dei valori diversi. Va' bene.... il danno è fatto, allora il mio futuro di Fotografo (da 2 generazioni..) lo continuero'... come lo sogno da un po,' il mio studio, è di fatto trasformato il circolo culturale..e qui svolgo la mia attivita', al servizio dei soci..e con loro creo eventi, corsi, gite fotografiche, ma nei momenti che ho bisogno d'aria... salgo sulla mia vecchia land-rover.. attrezzata con mac+stampante a sublimazione.. e cerco nei paesini di montagna, (luoghi sprovvisti di fotografo..),chi ha bisogno di fototessere.. , gli anziani che compongono queste comunita', son molti.. Ecco che si torna alla professione dei nostri nonni & padri... e vi assicuro che non mi mancheranno le sfilate, i concerti, i matrimoni, che dalla fine degli anni '70, hanno riempito la mia vita professionale..poi, la camera oscura...Lei puo' ri-vivere... anzi risorgere, basta un filmrecord..(che ho gia'..) e trasformi uno scatto digitale in PELLICOLA!.. e l'amato odore di acetico, e il mistero sotto quella luce rossa.. si rinnova. Per i giovani che impazziscono... che vogliono sapere... e cui nessuno si sogna di raccontare.. eco perche'.. vale la pena di non mollare..Buon Anno a tutti.. fotografi belli e fotografi brutti. luca Rispondi


  • Cicia

    Posted: 4 Marzo 2008


    Fa sempre piacere tornare sul tuo blog, dove parole e immagini scivolano sullo schermo in perfetta armonia. Devo ancora ringraziarti per quella mail inviatami non so quanto tempo fa. Sempre a metà tra una vita spagnola e una italiana con qualche (troppo) breve ritorno in Sicilia, tra l'identità da specializzanda in cinema e studentessa (novellina) di fotografia, leggo le e-mail, le segno con una bandierina e mi ripropongo di rispondere appena possibile. E poi inevitabilmente dimentico, assorbita da giornate in giro per la città armata di fotocamera, sempre in preda al dilemma "Rullino a colori o in bianco e nero?", e pomeriggi in camera oscura con un buon cd di tango argentino. Tra appena 2 mesi finirò il secondo corso e forse tornerò in Italia. Con ancora mille cose da imparare e le idee un po' confuse. Mi mancheranno la mia piccola scuola spagnola, la mia professoressa e il suo perenne sorriso, e forse persino il sapore della chewing-gum che dopo 5 minuti in laboratorio inizia già a sapere di un qualche acido... Nel frattempo cerco di sopportare la convivenza forzata con individui non intellettualmente sviluppati, e di trovare un lavoretto presso qualche agenzia. Mercoledi finalmente ho un colloquio. E incrocio le dita. Buon lavoro! Rispondi


  • red-made

    Posted: 7 Febbraio 2008


    il bianco e nero è di oggi come di ieri, subiamo ancora il fascino della pellicola, come se si potesse respirare, subiamo il fascino delle vecchie reflex, ci piace immaginare l'acido che marchia il nostro lavoro sulla carta bianca..forse per questo si tende a sottovalutare i nostri bianchi ed i nostri neri, forse i nostri bianchi ed i nostri neri hanno perso smalto proprio perchè si è persa la segretezza della lampada rossa e la complicità del buio, forse, in conclusione, quello che manca è il fervore d'altri tempi. red Rispondi


  • Elisa

    Posted: 28 Gennaio 2008


    Ciao Davide, c'e` un meme che gira in questo periodo: bisogna premiare i 10 blog che piu' ci emozionano. Il tuo non e` di cucina ma e` tra i miei preferiti. Passa da me a ritirare il premio e vota a tua volta chi vuoi tu ;) Rispondi


  • zork

    Posted: 28 Gennaio 2008


    Caro il mio Davide, benche' la tua bravura sia indiscutibile, il bianco e nero di una volta e' piu' bianco e nero... forse perche' una volta il mondo era bianco e nero?? Anche io a volte lo uso e poi mi rendo conto che solo le montagne, le vecchie case, o le vecchie persone sono bianco e nero... il principe, gli sciatori,... loro non sono bianco e nero, non piu'. Rispondi


  • andrea

    Posted: 26 Gennaio 2008


    ciao Davide, ho guardato e riguardato le tue foto e quelle di Gallo... dov' è la differenza? non si vede (forse non è come sulla settimana enigmistica), quello che voglio dire è che alla fine non c' è differenza tra il suo rodinal e il tuo photoshop, sì, probabilmente lui passava + tempo a fotografare di quanto ne possiamo passare noi, (pur sommando i nostri tempi dedicati agli scatti), ma quante ore passava lui (o chi per esso, diciamo pure a Boves) in camera oscura? e perdere la vista su un lentino appoggiato ad un negativo, magari troppo denso, non è molto diverso che ingrandire a dismisura sul monitor x vedere se il sensore è sporco... no questa differenza è forse solo nel mezzo, ma non nella fotografia, anzi nella Fotografia. I contenuti, secondo me, sono e saranno sempre l' unica cosa che conta, anche se oggi (non so ancora chi, altrimenti gli sputerei in un occhio... magari proprio dell' acido acetico) ci abitua sempre di + ad immagini scadenti. Il fotografo non è caduto! forse perchè non "facciamo" ma "siamo" fotografi. a presto andrea Rispondi


  • guido vigna

    Posted: 26 Gennaio 2008


    Se non altro, l'aver risuscitato una suora... potrebbe salvarti l'anima! ciao guido Rispondi



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