La creatività genera confusione, oppure la confusione genera creatività? Noi spesso intendiamo il caos come uno stato confusionale, materia o pensieri sparsi a casaccio nello spazio. Mia madre da piccolo entrando nella mia stanza si arrabbiava sempre molto per il caos che generavo “Davide rimetti subito apposto tutto e fai i compiti” mi gridava. IL CAOS, mahh?. Poi a volte, mentre sei in uno di quei periodi di massima produzione e il fisico non collabora, puoi percepire sensazioni quantomeno di confusione. Così, mentre la mente continua a generare nuove idee autorigenerandosi dalle idee stesse, il fisico no. Il fisico funziona al contrario e quasi geloso per le poche attenzioni prestate s’inchioda (gergo informatico per dire quando il computer si blocca). Il mio (fisico) dopo due o tre riavvii precauzionali, sento che sta ancora faticando e mi aspetto il blocco da un attimo all’altro…In questi momenti dove la tensione sale e scende più o meno naturalmente, un retrogusto di mal di tesa persiste nelle parte tracheale della lingua. Le orecchie sono tappate piene di chissà quale schifezza e mi attutiscono i suoni esterni rendendo tutte le percezioni più ovattate. Infine i miei due bronchi, pieni anch’essi fino ad otturate le punte dei bronchioli, non collaborano con i polmoni per un corretto scambio di ossigeno e anidride carbonica (respirazione). Così tossisco, tossisco frequentemente. Il naso, quello è tappato da tempo con un muco simile al cemento, dove solo a tratti il Viks Sinex nebulizzato riesce a far breccia. Ma in fondo non sto male, insomma non mi sento malato, direi che la sensazione è piuttosto quella di una confusione pacata forse per via anche delle orecchie tappate, così continuo normalmente il mio daffare di cose quotidiane sempre in fermento. Dopo essermi documentato su tutto l’apparato respiratorio finisco poi a leggere sul significato di Caos (Χάος), quello che i greci concettualmente intendevano come la personificazione dello stato primordiale di vuoto, buio anteriore alla creazione del cosmo da cui emersero gli dei e gli uomini. Creatività quindi allo stato puro e primordiale, penso io, dove tutto nasce e diventa qualcosa dei e uomini e poi ancora altro. Ecco allora mi convinco che in questo momento vivo una situazione favorevole e positiva e creativa e caotica della giornata…o forse sto solo delirando…Spedirò il post anche al mio dottore e al mio psicoanalista sento cosa ne pensano. Cosa ne pensate?…devo darmi una calmata?
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- Words by: Davide Dutto
- 25 Febbraio 2008
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paola
Posted: 26 Febbraio 2008
Mmmm, non so... la Creazione, il primo atto creativo, in fondo non fa altro che mettere ordine. Anzi, è essa stessa ordinata e quasi meticolosa. E fu sera e fu mattina: secondo giorno...terzo... quarto... e poi anche la classificazione delle specie, in Genesi, è pignolissima. Beh, che Dio fosse più ordinato di me non c'erano dubbi. Del resto da uno che ha tra i suoi infiniti nomi pure "Principio ordinatore" non puoi aspettarti di meno. Il punto è: una volta che hai fatto ordine, la creatività riesce a rinnovarsi oppure l'ordine uccide ogni possibilità di dar vita a qualcosa di nuovo? E se l'ordine avesse una funzione "limatrice"? Vale a dire: ok, nel bordello (o casino che dir si voglia) nasce l'ispirazione, ma nell'ordine poi riesco a gestirla, a elevarla e a fare arte. Per me il problema non si pone: passo la metà della mia vita a pensare che se una volta per tutte facessi ordine... beh, non sarebbe male; poi qualche, rarissimo, sprazzo di ordinismo acuto (e lì, guai a chi incontro sul mio cammino); il resto a soffrire perché capisco che ordinata non lo sarò mai. E capisci bene che, non essendo una creativa (non ancora, almeno) non ho pure uno straccio d'alibi. Paola PS Anch'io con i postumi influenzali, la tosse, le tonsille purulente e una sinusite che non mi permette di pensare ad altro... coraggio. passerà.