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Sono venuto al vinitaly per vedere un lavoro che ho fatto per conto della regione Piemonte, qualche fotina di circa 11 metri per 55 e giù di lì…insomma abbiamo foderato il padigline e volevo vedere il risultato finale dal vivo. Guardo le persone piccole camminare veloce in ogni direzione, le più telefonano, passano sotto i colori di foglie giganti e cascate di vino rosso e grappoli enormi…effetto non mi dispiace.
stordimento
In tutte le grandi fiere dopo neanche un’ora che sei entrato la testa ti gira stordita da migliaia di passi e dal schivar persone, gli occhi sono penetrati da colori ipnotici di mille richiami pubblicitari più o meno accativanti, l’aria condizionata ha l’odore di moquettes nuova e plastica, figuriamoci poi al vinitaly quanto la testa ti gira dopo otto ore e non solo per queste cose…
cuochi
In cucina si cucina, ma anche si suda e si beve e si suda ancora. In cucina c’è un movimento continuo che crese man mano si avvicina all’ora di pranzo e di cena…alla prima occasione mi intrufolo in alcune delle mille cucine qui al vinitaly dove cuochi di ogni stazza cucinano a ritmo continuo piatti tipici a tema del giorno. Li i vapori e i calori sono decisi mentre scatto fotografie fuori tempo, insomma scatto nei momenti meno tipici, apparentemente senza un vero significato, mentre l’espressione della fatica non è quella da copertina, ma l’immagine è più vera.
…e Sperone
I fratelli Sperone Pier Carlo e Bruno di Canale nel Roero sono miei amici, producono nebbiolo, barbera, Roero superiore e arnais e umanità. Molti ormai sono gli anni che ci conosciamo e ci vogliamo bene, un bene del Roero, carnale sempre pieno di ironia, battute e bevute che non finiscono mai. Le prime immagini di vino e delle persone del vino le ho scattate nella loro azienda familiare Funtanin. Il papà Menico era una grande persona di semplicità e umanità che solo quelle terre possono generare, anzi c’erano due uno fotocopia dell’altro gemmelli uguali in maniera impressionante persone tipiche e Speroni al massimo. Tante quindi le bevute e i giri attorno a Canale tra le ripide colline contornate dai boschi, le mie preferite sono certamente le tipiche “pupe d’ canal”, due tonde e sensuali colline poco fuori del paese. Immagino quante feste di coscritti adolescenziali siano finite col lo stramazzare ai loro piedi dopo l’ennesima pisciata nella riva, per poi osservare dal basso le due sinuosità contornate dalla luce lunare e immaginare l’amore. Io comunque di tutti i miei giri a Canale li finisco sempre nella cantina Funtanin, meno sensuale si, ma non priva di emozioni. Oggi qui al vinitaly tra i mille stands l’incontro con Pier Carlo è il momento più bello, mi sento già a casa.
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- Words by: Davide Dutto
- 6 Aprile 2008
- 2 Comments
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anna maria p.
Posted: 9 Aprile 2008
sei bravo. e basta.
comidademama
Posted: 7 Aprile 2008
Bellissime immagini delle tue immagini (oggi sono rindondante ^_^) good job!