Un paio d’anni fa in questi giorni scattavo le prime immagini per il libro sull’olio “Ibleide, uomini e olio”, scattavo mentre da Torino arrivavano notizie dal salone del gusto. Oggi sono a Torino e al salone sono stato invitato dalla regione Valle d’Aosta per un pranzo discussione dal tema: “Il laboratorio della montagna. Profumi, sapori e chiacchiere all’ombra dei 4.000”. In realtà all’interno del salone non si respirava certo l’aria frizzante di quelle cime e i rumori di gente e di piatti e di bottiglie e di altro sovrastavano nella grande bolgia del mercato, della fiera che se non fosse così che fiera sarebbe. Poco importa una volta seduti è stato piacevole assaggiare e parlare con tutti, scambiare pareri sui gusti, sui prodotti, sui luoghi della Valle d’Aosta. Di certo potrei dire dei vini il colore e i sentori, di certo del latte fresco raccontare la cremosità, della fontina descrivere le erbe dei pascoli estivi, dei fiori e delle carni parlare di tenerezza e novità…ma ricordiamoci che sono pur sempre un fotografo, e di cibo ne capisco da fotografo. Quindi ho ascoltato e osservato mentre Diego Bovart mi parlava di capre e di “regine”, della razza valdostana e degli allevatori e di tutte le difficoltà per riunire le teste, per creare la forza dell’unione. Mi sembra di sentir parlare Sergio Capaldo fondatore della “Granda” che da anni si prodiga con gli allevatori del cuneese, un lavoro di rieducazione e riconversione del lavoro e della mentalità che parte dalla terra e deve tornare per forza alla terra…insomma anche quando Roberto Ronc spiega dei formaggi ci porta del fieno e dei fiori secchi da annusare. Piatto dopo piatto, bicchiere dopo bicchiere mangio, bevo e ascolto parole che mi fanno immaginare persone vivere il quotidiano in quei posti mentre prosegue Roberto ” …a noi piace il freddo, le neve, l’aria pura, qui a Torino la gente non si è accorta che è arrivato l’autunno. Nel mio paesino di 500 anime si vive con spirito di solidarietà, con la sicurezza di avere un aiuto nel momento di bisogno” esita poi contiua ” ma siamo anche bravi a litigare… sempre però in un rapporto di convivenza legata all’uomo e alla natura delle cose.” Insomma abbiamo mangiato e parlato in un atmosfera familiare, per una promozione genuina di un territorio di montagna unico, discussione priva di studi di marketing e gadgets e ricca di umanità e passione e trasparenza dei sentimenti che caratterizzano le persone della valle d’Aosta (non sono pagato per scrivere queste cose!!!). Ancora una volta attraverso il cibo ho rivisto persone con grandi passioni, storie da raccontare, vite poco contaminate da internet come ribadisce Roberto non tenendo conto che al tavolo sono tutti food blogger… Tante in questi giorni sono le parole spese per la Sicilia mentre prommuovo i libro sull’olio e ora sento parole dalla Valle d’Aosta. Sento regioni contrapposte geograficamente, ma così vicine ora mentre le espressioni dialettali dai toni forti, dai francesismi e influenze arabe s’incrociano e diventano un’unico dialetto dal suono piacevole… o forse ho solo bevuto troppo. Così verso il tardo pomeriggio salutiamo tutti e ci buttiamo nella maratona tra stands. Incontro allora Corrado Assenza amico dolce siciliano, la cavoletta Sigrid e Bonilli, Paolo marchi, produttori cuneesi e Liguri, parlo un po’ con tutti e alla sera ormai pieno di tutto mentre la bolgia continua la marcia di tra i padiglioni sento leggero il gusto del salone e torno a casa ciao.
PS un grazie a Corinna per alcune sue fotografie qui sotto pubblicate
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- Words by: Davide Dutto
- 27 Ottobre 2008
- 12 Comments
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Uvetta
Posted: 31 Ottobre 2008
Davide, ottimo reportage e foto superlative. Ma che lo dico a fare :-) Ciao e alla prossima occasione !
fra
Posted: 29 Ottobre 2008
Grazie per questa testimonianza. Grazie per avere parlato con così tanta passione di una regione che non conosco Un abbraccio Fra
davide
Posted: 29 Ottobre 2008
Mi sembrava sufficente per il breve periodo l'invio di Barale dei vini vari per assaggio...ma mi sa che ti sei già scolato tutto Lorenzo nelle due serate post-ricevimento vino...ora vediamo cosa si può fare ma la campania olearia è ancora lunga ci vuole la cantina intera di Barale se continui così.
lorenzo di Pianogrillo
Posted: 29 Ottobre 2008
Si, si Corrado....va bene, va bene...Tutto quello quello che vuoi... MA che non diventi una scusa per non pagare a me e a michele due casse di Nebbiolo... Perchè Il Piemontese le trova tutte, le scuse. Luce qui, artista là... E intanto gli amici possono anche morire di sete e di stenti. E ho detto stenti... :-)
corrado
Posted: 28 Ottobre 2008
la grandezza dell'artista sta nel cogliere i momenti che sanciscono le passioni, i sentimenti , le tensioni dell'umanità gustosa. Quello che un tempo, non troppo remoto, era l'unica salsa servita ad ogni Salone. la grandezza del fotografo risiede nella capacità di rubare la luce ed essere ladro eccelso da trasformare un reato in arte. Con la pace del mio Gesualdo Bufalino e della congrega dei suoi amici "ladri di luce". Da dove anche la spazzatura profuma..........
Remy
Posted: 28 Ottobre 2008
Grazie a Corinna per le magnifiche foto e un secondo enorme grazie per la batteria di riserva che mi ha tolto da una brutta situazione.
bonilli
Posted: 28 Ottobre 2008
sono onorato di essere in tanta bella compagnia :-)
sigrid
Posted: 28 Ottobre 2008
weeee.... troppo bello corrado nell'ultima foto :-) grazie per i ricordi! ( e bellooooooooooo ibleidi, mammammiaaaaa :-)) baci!
twostella
Posted: 27 Ottobre 2008
Ripercorrere in pochi scatti una giornata densa di piacevoli passi ... riprendo volentieri il caffè profumato alle mandorle!
Kat
Posted: 27 Ottobre 2008
E io oso dissentire. ecco! Al massimo si merita un bacio. Ma si, facciamo due che noi montanari siamo generosi ;-)
Michele Marziani
Posted: 27 Ottobre 2008
Sono d'accordo con Lorenzo, tu lì in mezzo al gusto e io a sudare sette camicie a Firenze a presentare Ibleide e a prodigarmi in complimenti per le tue foto. Dopo io sono un uomo fortunato e Firenze era piena di donne bellissime... Ma da Barale un paio di casse di Nebbiolo le meriterei anch'io:-)
lorenzo di Pianogrillo
Posted: 27 Ottobre 2008
...Tu lassù in mezzo a belle figliole a fare il poeta maledetto e a copriti di gloria (si fa per dire...). Io, qui, in mezzo ai miei operai stanchi -il più bello, bontà sua, somiglia a a Cita, Quella Cita...- anche leggermente sudati...pure... Ognuno ha quel che merita, in fondo. Intanto io guardo e sospiro e non ricordo nemmeno le fattezze di una donna, vedo solo olive, purtroppo. Troppe olive, missà... Pagherai tutto. Pagherai caro. Ti costerà molte bottiglie, questa cosa. Ora telefono a Sergio Barale , che cortesissimo mi ha appena rifornito la cantina, e gli preannuncio una tua visita. Tua e del tuo libretto d'assegni.