Verso il 1450 Johann Gutenberg inventò il metodo di stampa a lettere (caratteri) di metallo mobili. Le varie lettere venivano sistemate una dopo l’altra per formare una sorta di matrice con il testo che avrebbe poi composto la pagina. Piombo, antimonio e stagno era la lega che resisteva bene alla pressione della stampa. Prima di allora i libri venivano scritti a mano, pagina dopo pagina, decorazione dopo decorazione. I tempi per la realizzazione erano molto lunghi e impegnativi, così la cultura poteva espandersi solo a pochi eletti, benestanti o religiosi. L’invenzione diete una svolta decisiva alla comunicazione e alla cultura. Solo 50 anni dopo erano stati stampati già 30.000 titoli con una tiratura superiore a 12 milioni. Io credo che in ogni invenzione (riuscita o meno) ci sia sempre una parte di magia, una sorta di alchimia, sì che quella persona abbia un’illuminazione. In quel preciso istante, dopo un percorso che attraversa l’esperienza, la manualità, la creatività, la casualità, l’inventore intuisce, capta l’evoluzione meccanica o filosofica. Penso quindi all’invenzione come una sorta di destino che si compie e che porterà alla crescita della cultura dell’uomo di cui tutti possiamo farne parte, uso e miglioramento. Oggi, una domenica mattina di scazzo come altre, la riflessione su Johann Gutenberg e il suo carattere mobile mi viene facile giocando con le parole. Per essere inventore bisogna avere un grande carattere e una grande apertura mentale che ti permetta di capire l’importanza dell’errore e della casualità a volte partendo dal caos, per gettare le basi all’invenzione. Il digitale ha dato un’altra grande accelerazione a questo processo di comunicazione editoriale. Noi fotografi ci stiamo dentro, ormai capita normalmente di unire alla fotografia parole, testi su libri, su cataloghi, nei blog, manifesti. Allora il mio carattere sperimentatore ne gode mentre apro immagini sul monitor e le abbino ai pensieri. Scelgo le font: bodoni, helvetica, courier, lucida sans, tims, geneva, ecc… e compongo pagine con una tale semplicità e velocità che se solo Gutenberg avesse immaginato questo sviluppo alla sua invenzione…ma forse mi stupisco più io vedere che dopo quasi 600 anni ancora oggi qualcuno stampa in quel modo, non per moda ma per mestiere.
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- Words by: Davide Dutto
- 27 Settembre 2009
- 4 Comments
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chiara
Posted: 26 Ottobre 2009
Fatasitche quelle lettere! io le usate per fare il logo del mio blog :-) www.thebrixtownmassacre.wordpress.com
fra
Posted: 28 Settembre 2009
belle riflessioni per splendide immagini! Un abbraccio fra
davide
Posted: 28 Settembre 2009
si, si errore di battitura grazie. per la precisione: Il lavoro venne concluso il 23 febbraio 1455 presso la "Hof zum Humbrecht"
Ale
Posted: 28 Settembre 2009
Scusa Davide, ma hai posticipato l'invenzione di un secolo :) Begli scatti come al solito.