Lavoro ormai da tempo con Beatrice e Roberto creativi nella comunicazione. Per questa campagna pubblicitaria ho chiesto a Roberto di spiegare sul mio blog la parte concettuale di questo lavoro, poi io descriverò la parte di realizzazione fotografica. Forse a qualcuno potrà interessare come nasce una comunicazione pubblicitaria. Spero di non annoiare altri. Mi scrive Roberto: “Si fa presto a dire che un prodotto è autentico. In comunicazione è necessario certificarlo con argomentazioni forti, e soprattutto con un’immagine forte. La sintesi visiva è una delle discipline più affascinanti, ma al tempo stesso anche più difficili. Con una pagina o con un’affissione si può lasciare il segno nella mente del consumatore. L’importante però è che quell’immagine, opportunamente abbinata alle parole, significhi un valore concreto, che si ricordi nel momento della scelta. L’immagine è di quelle che non passano inosservate: due mani da contadino, con i segni del lavoro di una vita ben impressi sulla pelle, che si aprono con leggerezza, come fosse una farfalla, a schiudere il segreto del vero aceto balsamico. Il significato è chiaro: il vero aceto balsamico di Modena puoi scoprirlo solo dalle mani di chi lo ha coltivato da cent’anni. In un mondo dove erroneamente si crede che comunicare sia trasmettere un’immagine “trendy”, siamo andati esattamente dalla parte opposta. Quella della passione ruvida. Cioè vera. “Scopri l’autentico” significa recuperare il valore della terra, delle radici, e perché no, della fatica che comporta produrre un prodotto di qualità. Tra l’altro l’autenticità del marchio e l’impronta della sua comunicazione sono state coronate da una certificazione storica che ha coinciso con l’uscita della campagna: il Comitato DOP e IGP dell’Unione Europea, ha concesso la registrazione della prestigiosa Denominazione della Comunità Europea all’Aceto Balsamico di Modena. Il risultato riconosce l’importanza di un prodotto rappresentativo delle eccellenze del Made in Italy nel mondo e la sua origine nel territorio modenese. Questo importante evento premia, in particolar modo, quei produttori che, come Monari Federzoni, hanno sempre privilegiato la qualità e l’autenticità dei propri prodotti. Nel concepire la pubblicità di Monari Federzoni ci abbiamo messo la passione che ci vuole per comunicare la passione dell’azienda. E per realizzare l’immagine abbiamo scelto un fotografo che quella passione ce l’ha dentro, specialmente quando si tratta di prodotti alimentari ad alto tasso qualitativo. Tutto ciò è mirato a dare valore alla marca. Perché per noi fare comunicazione significa mettere l’idea al servizio di un valore concreto. Non il contrario.” Bene, poi ovviamente ci si confronta su come l’immagine dovrà essere e fatto il preventivo al cliente siamo pronti per partire.
Primo scatto still-life in studio, grezzo senza ritocco cromatico.
Scatto originale della mano.
Ricreiamo lo fondo dove verranno sovrapposte tutte le altre immagini.
Lo scatto della bottiglia viene scontornato e corretto cromaticamente.
Uniamo le mani specchiate e scontornate. Ora l’immagine verrà composta sui vari livelli unendo i particolari che verranno ulteriormente ritoccati.
A questo punto possiamo sistemare il livello delle mani su quello dello sfondo.
Poi sistemiamo l’immagine della bottiglia sopra le mani e lo sfondo. La parte superiore viene modificata allungando la plasica sul collo della bottiglia per cambiare successivamente l’etichetta. Ancora l’immagine della bottiglia è solamente appoggiata sulle mani, ma senza l’ombreggiatura che rende più reale il sovrapposrsi di oggetto e mani.
Abbiamo quindi ricreato il livello dell’ombra che verrà posizionato tra il livello delle mani e quello della bottiglia.
Ora l’ombra della bottiglia è stata posizionata, poi miglioriamo il riflesso del grappolo stilizzato sull’etichetta per rendere meglio l’effetto argento lucido.
La nuova etichetta viene fotografata e posizionata nel punto giusto della bottiglia.
Poi sistemiamo il bordo della plastica nero e sovrapponiamo l’etichetta gialla.
L’immagine è praticamente finita, ricontrolliamo le varie proporzioni e distanze dei vari oggetti sistemati e siamo pronti per unire tutti i livelli.
Ecco finalmente, con l’aggiunta del testo, il lavoro che verrà consegnato al cliente in alta risoluzione.
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- Words by: Davide Dutto
- 10 Aprile 2010
- 5 Comments
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davide
Posted: 14 Aprile 2010
Si, si ti capisco, la reazione è quella che ho avuto anch'io quando mi hanno richiesto questo tipo di montaggio. Poi, man mano che ci lavoravo e dopo averla digerita in effetti è cambiato il mio parere. Le mani anche se pur esasperate, danno volutamente un senso quasi doppio, ali o farfalla, comunque una visione non tradizionale dell'immagine. Non vuole comunque essere una finta "fotografia reale", ma vorrebbe provocare una lettura curiosa anche a un passante distratto. Ovvio che alla fine può piacere o non piacere a secondo dei nosti gusti. Ciao grazie del tuo sincero appunto.
marco
Posted: 14 Aprile 2010
non te la prendere ma la figura finale delle due mani e la bottiglia in mezzo non mi piace... c'è qualche cosa che disturba il senso finale... il senso iniziale c'era...le mani di chi lavora...l'aceto come prodotto...tutto ok ma il risultato finale manca. le mani messe così mi danno un significato diverso... sembra rappresentare un volo di un uccello o forse un ventaglio non so devo capire bene la sensazione... io avrei posto la bottiglia su un palmo di mano gentilmente chiuso e un po sporca di terra semmai con le unghie leggermente nere... l'immagine così da te prodotta è troppo patinata e fredda.... punti di vista
Rori Palazzo
Posted: 12 Aprile 2010
molto interessante ed utile questo esempio...anche perchè si tratta di un marchio conosciuto...grazie!
lello
Posted: 12 Aprile 2010
molto originale l'idea, complimenti. ciao lello
grazia
Posted: 11 Aprile 2010
Non oso immaginare quanto tempo ti sia occorso per arrivare all'immagine finale. Il risultato è magnifico! Io faccio un'altro genere di foto, in quanto fotografo, sempre in digitale, reperti archeologici che devono avere un risultato tale da essere pubblicate senza tanti interventi di ritocco solo giostrando con le luci...ma mi piacerebbe imparare a fare qualcosina anche se sono lontana dalla tua grande abilità! Compliments