Facile dire: fotografo. Facile dire: fortunato te, vorrei tanto fare io il tuo lavoro.
Facile dire, meno fare.
Il Piemonte Photo Tour sta per partire.
E allora organizza, telefona, cerca su internet, quanti i km., i costi, le strade, le cose da portare,…
La pioggia????
…nooooo la pioggia noooo!!!
Rimandiamo la partenza a mercoledì, no… giovedì?
Si, no,… si ma a quelli del camper dobbiamo pur dire qualcosa di certo.
Aaaah si certo, e quindi?…
Dobbiamo pagare in anticipo devono sapere quanti giorni lo teniamo,…
…e che ne so per quanti giorni lo useremo…
Ok, ok telefono io lunedì.
Ora che ci penso però devo ancora finire di preparare le foto per il nuovo sito…e i testi e un sacco di altre cose.
Dobbiamo anche controllare l’archivio per trovare quelle foto dei ritratti…
Scusa, ma come facciamo per la linea internet sul camper?
Facile compriamo una scheda tim e sottoscriviamo l’offerta internet in libertà.
…macché libertà di sta m…… si paga anche quella. La libertà.
…
Insomma, come al solito siamo sotto le macerie del mio lavoro, cose fatte abbastanza da fare ancora troppe, non si vede mai la luce. Poco importa però da giovedì…martedì…forse mercoledì si parte e ciò che è fatto è fatto, il resto aspetta. Devo fotografare tutto il Piemonte per la regione Piemonte appunto. Si, insomma devo fare un pacco di km, dividendo la regione in 76 ambienti e scattare tre foto per ambiente. Proprio ora che sta iniziando a peggiorare il tempo.
Il progetto è questo: affittare un camper e girare come un tour elettorale ogni strada del Piemonte, arrivando più vicino possibile ai soggetti da fotografare, scendere correre fare l’inquadratura, misurare la luce e scattare, poi ritornare in camper, retro, manovra e via al prossimo soggetto…ovviamente i tempi sono stretti e le foto devono essere belle comunque.
La squadra:
le due vallette Stefania e Giulia
il fotografo io
Ho lasciato a loro due l’organizzazione del giro: tempi, modalità, economie, luoghi e architetture da fotografare…io non ne so ancora nulla, non voglio saperne nulla. L’ideale sarebbe: portatemi davanti al paesaggio, chiesa, persona da fotografare e lasciatemi 5 minuti…click, poi ricaricatemi sul camper.
L’ideale sarebbe…
Ora mentre sono davanti al solito schermo con le foto e i conti da far quadrare sento nell’altra stanza parlare di case walser, cascate del Toce, ambiti e macro ambiti, seiras di siero di pecora, brus di ricotta…valle dell’Orco? Alpi Graie, poi le cave di granito di monte Orfano, le miniere d’oro in val Antrona, e ancora accenni sul territorio del tipo: …il greto alluvionale ciottoloso a saliceto, con isoloni in alveo e rade formazioni riparie a salice bianco e pioppo nero… Poi ancora di boschi e di chiese e di ghiacciai e di montagne e di tariffario kmetrico Aci, bla, bla, bla, bla…
Mi preoccupo.
Intanto squilla il telefono, è Ferruccio:
“domani allora vendemmiamo il barbera, vieni siamo li dalle 7 di mattino poi alle 12 circa pigiamo…”
hhhhheeeee… cavolo dobbiamo finire il lavoro per il suo nuovo sito, questo è da fare prima di partire.
Metto giù e non riesco neanche a preoccuparmi che risquilla il telefono:
“Ciao Davide, mi devi fare un enorme regalo: domani è l’ultimo giorno che usciamo nei boschi con le carrozze e i cavalli portiamo due gruppi di persone e vorrei organizzare un set fotografico per realizzare le varie pubblicità future…”
…gulp “certo Patrizia lo faccio volentieri speriamo che il tempo regga“.
Mentre le due vallette continuano appassionate, come una vera squadra di un fottuto reality tv, ad organizzare il tour.
Tutti stiamo già imparando il Piemonte in ogni suo particolare, laghi e monti sacri, castelli e dimore storiche, fiumi, colline, valli, colli percorribili o meno di questa stagione, feste e folklore, coltivazioni, allevamenti, capoluoghi di provincia e peculiarità varie ed eventuali…
Che giorno è oggi?
Sabato?
Ok, preparo lo zaino con le macchine foto per domani, mentre le vallette ritirano le cartine geografiche.
“Ci vediamo lunedì mattina, ricordati che dobbiamo poi fare questo, quello, e quell’altro“.
“…ok ok a lunedì, ciao“.
Così ora sono le ventuno di questa domenica sera, mi trovo inesorabilmente davanti al monitor a scaricare le foto dei servizi foto della vendemmia e dei cavalli ormai alle spalle.
Guardo le immagini scorrere da cartellina a cartellina e mi accorgo che incosciamente la parte sinistra del mio cervello sta organizzando la valigia:
n. 5 magliette della salute, n. 4 maglie direi piuttosto pesanti, n. 5 pantaloni jeans, spazzolino, scarpe, berretto, da leggere, una manciata di mutande nere, calze quanto basta, musica, occhiali di riserva, saponetta, coltellino, pigiama, felpa,…
HELP
PS Il Piemonte Photo Tour sarà su facebook, il mio blog, quello di Giulia e descriveremo ogni fine giornata le cose fatte…In piemontese direi “luma propi niante d’mei da fé!” traduzione; non abbiamo davvero niente di meglio da fare!
ciao
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- Words by: Davide Dutto
- 3 Ottobre 2010
- 4 Comments
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stefano berti
Posted: 5 Ottobre 2010
tu sei molto bravo ma il signore che mette continuamente la mano dentro la tramoggia della pigiatrice è abbastanza pazzo.
Martina
Posted: 4 Ottobre 2010
In bocca al lupo e ...buona strada. mart
marco
Posted: 4 Ottobre 2010
la dimensione uomo-territorio-ambiente tutto ben rappresentato
Elisa
Posted: 4 Ottobre 2010
Bellissime foto.. come sempre! Bravo Davide!