Inesorabilmente tutti gli anni verso questo periodo ci martellano in testa certe musichette…natalizie. In questo periodo anch’io ho la mia musichetta che gira e fino dopo la befana continua. Ancora con il sapore dei dolci in bocca, la pancia piena e lo stomaco incazzato dal troppo lavoro digestivo, sento ossessivamente De Gregori ripetere “…come un treno dentro a una galleria tra due giorni è Natale e non va bene e non va male…”.
Tutte le vigilie di solito sono accompagnate dai ricordi, dalle sensazioni e dalle storie. Allora mentre il lavoro di questi giorni mi passa sopra, provo a ricordare l’altra mia vita, quella che vedo ormai da lontano e fatico a distinguere tra le fantasie dei miei pensieri e la realtà. Ma spesso nel mio studio ci sono molte fotografie. Quelle stanno li ferme per anni, poi di colpo per un motivo o per l’altro saltano fuori. Le immagini non cambiano mai, magari ingialliscono con il tempo, ma descrivono sempre bene certi momenti. Eccole allora emergere nel libro di poesie del mio amico Lorenzo Piccione, dal titolo curioso e un pochino inquietante: “Il cristo dei vermi solitari”. Eccole in bianco e nero, toni forti, un po’ scuri, ma precise, pregne di significato (almeno per me). Forse visto il periodo dovrei fare gli auguri e stringere mani, sorridere e “tanti auguri”, ma dentro di me l’effetto Natale al rovescio, quello non riesco ancora a cambiarlo. Tutte le vigilie, tutte le vigilie… passano e tornano. Tutte portano forti sensazioni, aspettative, speranze, malinconie, sorprese, rituali, insomma tutte le vigilie siamo noi. Da bambini ad adulti ci portiamo dietro le nostre vigilie.
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- Words by: Davide Dutto
- 24 Dicembre 2010
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fra
Posted: 29 Dicembre 2010
Le tue immagini hanno sempre la capacità di portarmi altrove...buone feste Davide, un abbraccio
lello
Posted: 27 Dicembre 2010
Davide, Buone feste, ciao lello
marco
Posted: 25 Dicembre 2010
gli avanzi rimasti nelle cucine dei vostri laboratori del gusto, non gettateli...altresì come in una grande jam session, ricavatene piatti golosi.