Quando fotografo un territorio la prima cosa che mi viene spontaneo fare è osservare e conoscere le persone che in quel territorio vivono.
Oggi, dopo aver passato diversi giorni a Chiaramonte Gulfi e scattato più di 5.000 immagini, provo a rivedere velocemente sullo schermo del computer il lavoro svolto.
Subito mi colpiscono i volti e gli sguardi.
Ora con più calma vedo, forse veramente per la prima volta, le persone che ho fotografato.
Scorro col pensiero i momenti passati con loro a lavorare sotto gli ulivi, le voci e i silenzi della raccolta, il fruscio delle foglie provocato dalle mani che scorrendo tra i rami strappano le olive.
Sento le parole, mai tradotte, che in siciliano stretto imprecano, scherzano, e impartiscono ordini di lavoro, non capisco oppure a volte intuisco il significato nella musicalità della frase.
Vedo scaricare i frutti al frantoio, sento l’intenso profumo delle olive schiacciate, l’olio uscire dal rubinetto e nuovamente le mani spostare e caricare i bidoni pieni sulle macchine, sui trattori o sulle motoapi.
Rivedo e sento tutto questo nei loro volti e negli sguardi, così mi limito a pubblicare le facce delle persone, le facce della raccolta della tonda iblea, le facce di un territorio.
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- Words by: Davide Dutto
- 30 Ottobre 2006
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Angela
Posted: 7 Giugno 2007
Sono figlia di Chiaramonte...appassionata al vero, a ciò che riesce, a ciò che si distingue, a chi si batte per dare il giusto valore alle cose, persone, paesaggi, momenti, doni etc..! Complimenti..in queste foto ho visto il mio paese, le mie radici, i miei profumi, quelle tradizioni che per noi giovani sono sempre più ignote... ma che qui, su questo sito web hanno paradossalmente, acquistato forte carica espressiva. Grazie per avermi dato una visione diversa (più vera, più comune, più umile) di Chiaramonte Gulfi. è stato un vero piacere!
LUCIA BIANCO
Posted: 15 Febbraio 2007
resto sempre incantata davanti alle tue foto - complimenti!!!! Lucia Bianco
Fabio
Posted: 31 Ottobre 2006
Guarda che storia nelle tue storie... nella terzultima foto c'è un macchinario targato Alfa Laval... questo mi riporta a Bellino (valle Varaita) dove, se ti ricordi, abbiamo restaurato le meridiane di uno gnomonista che nei primi del '900 faceva anche il rappresentante della Alfa Laval per arrotondare. Era una ditta importante per la produzione di scrematrici, di Milano, nel 1912 esponeva all'internazionale di Bruxelles e ora me la trovo in una tua foto... splendido riaffiorar di memorie.