Una cosa è certa: tra il lavoro forzato e la vacanza forzata preferisco la seconda.
Domenica mattina, poi subito pomeriggio, passo la giornata tra la spiaggia di Lucaise e la costa di Mezzaluna. Qui neanche l’ombra dei turisti, ma neanche dei locali, silenzio e poco vento, solo gabbiani che alla mia vista si agitano salendo alti e planando in picchiata fino a sfiorarmi minacciosi. Penso per difendere il loro territorio. Ovvio sono in minoranza da solo contro una decina di gabbiani nevrastenici e territoriali, così m’invento la disciplina fotografica “tiro al volo del gabbiano”. Imposto autofocus su AL SERVO con nove punti di ricerca fuoco e via a prender di mira il gabbiano.
Io: “…Ahhpperò sono sul bordo della scogliera! Meglio non tener la testa troppo in alto roteando per seguire il bianco volatile. Meglio guardare dove metto i piedi. Dunque di qua un metro e di là anche meno…”.
lui: “Ehi ehi, ma non eri qui per la mattanza? Sai i tonni che vengono presi nella rete mentre transitano qui davanti all’isola e poi vengono issati a bordo con la classica lotta uomo pesce, ecc…e tu non dovresti scattare immagini un po’ cruenti e forti di questo tipo di pesca? Ma che minchia ci fai su sta scogliera?”
io: “Si, si lo so che sono qui per la storia della mattanza, è che le cose non sono andate proprio come pensavo… troppe complicazioni per arrivare sul posto della mattanza, giapponesi, spagnoli e Carlofortini compresi. Non ho voglia di spiegarti tutto bene, come è andata o meglio non andata, troppe parole ora…ma intanto sai già tutto”.
lui: “Va bene però ora smettila di far foto che non servono a niente e fai almeno finta di riposarti”.
io??: “Guarda che le foto servono sempre… anche queste fatte per passare il tempo ed interagire almeno con un gabbiano… CAZZO, MA STO PARLANDO DA SOLO”.
Capita forse, quando per 5 giorni sei su un’isola e non hai relazioni che tra te e il coputer o la macchina fotografica, a cena per ordinare il menù e la colazione al mattino con il cameriere, capita. Non sono più abituato a stare isolato senza discutere di qualcosa, riunioni, telefonate, servizi fotografici a scadenze zero…Allora questa sera ore 21.00 riunione tra me e me ordine del giorno: ” se fossi un gabbiano farei sempre il fotografo? Ciao
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- Words by: Davide Dutto
- 22 Maggio 2011
- 6 Comments
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nando mutarelli
Posted: 10 Giugno 2011
Che somaro che sono, ora ho visto e rivisto tutto e le foto del circo non le avevo ancora viste e sono molto ma molto belle, credo che siano un po' costruite ma con grande ingegno e gusto, bravo Davide continua a mandarmi i tuoi "saggi". E' bello pensare che tra tanti prostituti della foto ci sia ancora chi fa Arte. il Gabbiano lo conosco, lo vedo sempre a Carloforte, con la sua compagna che si chiama Gabbi e lui si chiama Ano
Nando
Posted: 23 Maggio 2011
Caro Davide, devo dire che, oltre ad essere bravo, sei anche simpatico, mi dispiace che la Verde Isola non abbia dato il meglio in fatto di clima, per quanto riguarda la solitudine vai da Giorgio Dau bobba e non ti mancherà il dialogo e la compagnia, attendo i prossimi Blog, con affetto Nando
Davide
Posted: 23 Maggio 2011
Ciao Davide "Trattoria Roma" Ahh Papillon bellissimo film, in effetti la scogliera era la stessa e la sensazione pure. Sto contando la sequenza delle onde dopo la decima mi butto... penso che ce la posso fare!!!??
Davide "Trattoria Roma"
Posted: 23 Maggio 2011
Dal primo video sembra che sei alto 2 metri. Mi ricorda il film Papillon quando Steve McQueen studiava il mare per fuggire l'ennesima volta. Alla fine ce l'ha fatta...
Antonio
Posted: 23 Maggio 2011
Anni fa ho trascorso una vacanza di 3 settimane in Normandia a cercare di riprendere i gabbiani da vicino, ma come gli ultimi 2 che hai postato tu oggi... Non me ne sono venuti mai. Bravissimo!!!! Buona giornata, Davide!
danibaba
Posted: 22 Maggio 2011
però, hitchcockiani questi gabbiani!....paura!