Sono sull’isola da alcuni giorni, ma della mattanza non si vede neanche l’ombra, nell’ attesa di novità faccio il turista, giro l’isola in macchina e a piedi, la sera resto in casa a sistemare le foto sul computer poi vado a dormire presto visto che fuori è tre giorni che fa brutto.
I pensieri continuano, i silenzi anche, cerco di guardarmi attorno, ma sono un po’ chiuso nel mio mondo così mi sforzo e provo in un imbarazzante italiano, a comunicare con gli abitanti dell’isola; capito davanti a una pescheria.
La penna bic d’inchiostro blu trapassa un cartoncino giallo qualunque, penetra la spessa pelle del tonno appeso nella pescheria, conficcandosi nella carne, c’è scritto tonno 16,00 euro. Il pescivendolo taglia fette a ritmo continuo, le sue mani grezze sezionano con abilità chirurgica mentre i clienti del mattino presto, sono quelli del posto (lo presumo perché non riesco a capire una parola).
Chiedono i pezzi migliori, quasi diffidenti pretendono dal pescivendolo il pezzo più gustoso, tastano la merce e contrattano ancora sul prezzo…(anche questo lo immagino dal tono della voce).
La carne rossa sanguinolenta passa di sacchetto in sacchetto mentre la carcassa del tonno si consuma a vista d’occhio, rimango un po’ lì a parlare con il lui, il pescivendolo, si presta a farsi fotografare e racconta storie di gente passata a fotografare il suo lavoro.
Come una star sta attento ai diritti d’immagine, quotidiana lotta per la praivasi e abilità nel ricavarne interesse da ciò, io spiego come non mi sono ancora arricchito con le immagini e che in fondo pubblicando una bella foto tutti possono averne beneficio…capisce mentre compro il mio pranzo, sono affascinato da questo mondo di vita forte, ma ancor di più mi colpisce la bic conficcata nel tonno.”
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- Words by: Davide Dutto
- 8 Giugno 2006
- 6 Comments
alberto
Posted: 16 Giugno 2006
.....si presta anche ad innumerevoli "interpretazioni" il muso del povero tonno infilato nel secchio! Chissà perchè la mattanza mi fa subito pensare alla prima volta che vidi la fine del maiale nelle nostre "fattorie" piemontesi: ti auguro di serbarne un ricordo migliore del mio (feci scappare il maiale, in maniera più inconscia che intenzionale, ma poi, ahimè, lo ripresero dopo alcune corse nei campi intrisi di brina) ed anche allora non colsi fino in fondo il significato (però tu con il siciliano sei più giustificato) di quelle parole in piemontese stretto che mi furono rivolte dai presenti... ma forse, per me, è stato meglio così! Per questo ti consiglio di scattare più immagini possibili, ma non toccare la rete! Ciao, Alberto.
claudiozen
Posted: 16 Giugno 2006
Bravo Davide, così (come sempre d'altronde...) unisci l'utile al dilettevole, bello stò blog, le foto stupende
babbo
Posted: 16 Giugno 2006
Non credevo che riuscissi a mettere a nudo così le tue emozioni e condividerle con il mondo intero. Complimenti dopo di me ci sei te.
Pina Darleny
Posted: 15 Giugno 2006
qué lindas fotos, y qué lugares tan bonitos.....y esas manos, manos trabajadoras, verdad? Felicidades, te doy un gran abrazo. Cuídate. Pina
Samuele
Posted: 15 Giugno 2006
Ma il mare è proprio così? Con la barchetta? Allora perchè cercare isole tropicali e fare migliai di chilometri quando esistono vicino a noi cose di questo genere???? Ma sei prorpio sicuro di averle fatte tu queste foto? Non sono un po' troppo belle per te?
Emilie
Posted: 15 Giugno 2006
..Quindi sei in Sicilia!guai a te se non ti fai vedere!io sono appena tornata a lipari,credo che mi fermerò per un bel pò.. Rimango sempre affascianata dal tuo modo di vedere il mondo! a presto! Emilie