Ieri Roberto Benigni ha fatto il suo spettacolo e io sono andato a fotografarlo.
L’inizio è alle ore 21,00, io aspetto nel retro… poi alle 20,45 lui arriva, facciamo alcune foto di rito con sindaco e politici, si cambia e sale sul palco. Comincio subito a fotografare sulla musica di sottofondo mentre saltellando Roberto entra in scena, corre di qui e di la sul palco e saluta il pubblico. Come d’accordo con il tipo dell’organizzazione mi metto di fianco al palco e a debita distanza senza usare il flash. Lunghi teli bianchi di sfondo e alte impalcature simili a tralicci con in cima le luci sono la scenografia. Benigni si muove veloce e gesticola molto, lo inseguo con il mio zoom 28-300 avanti e indietro provo a mettere a fuoco manualmente poi in automatico con varie funzioni, l’illuminazione mi costringe ad utilizzare una profondità di campo minima e la zona di messa a fuoco e veramente poca. Dopo alcuni minuti però prendo la mano e riesco anche a stabilire una corretta esposizione. Fotografo e mi godo lo spettacolo, rido ma resto concentrato sui momenti da fotografare, ascolto le battute e rido di nuovo. Bravissimo come al solito Roberto riesce a coinvogere subito il pubblico nostrano con alcune battute in un piemontese-toscano, cita paesi e personaggi locali con l’effetto personalizzato molto efficace, solo a tratti mi sembra appena giù di tono, mi sembra un po’ stanco, un po solo. La prospettiva laterale dal punto in cui mi trovo tutto sommato è meglio che quella centrale in quanto lo sfondo risulta completamente nero e sgombro di fastidiose strutture metalliche. Faccio parecchi scatti senza spostarmi e vorrei muovermi cambiando più punti di vista, penso che potrei fare meglio… o forse no, perché in fondo mi concentro al massimo sulla visuale che mi è consentita. Dopo più di 400 scatti e circa un’ora senza muovermi però non c’è la faccio più, voglio cambiare posto, quindi provo a spostarmi nell’unica zona dove non dovrei dare fastidio. Vado dietro il palco dove solo le persone dello staff e del servizio d’ordine si muovono e lavorano. Subito mi accorgo di aver fatto la cosa giusta, un gioco di ombre cinesi e Benigni che agitandosi legge la divina commedia mi colpisce e mi piace molto, allora scatto altre 300 immagini esagerando un pochino. Alla fine attiro la curiosità di quelli che li ci lavorano, carabinieri compresi che mi chiedono di vedere le immagini scattate per commentarne l’originalità… All’ennesimo click mi accorgo che lo spettacolo sta finendo, è durato un paio d’ore abbondanti. Benigni scende dal palco, beve un mezzo bicchiere d’acqua, si asciuga il sudore con un fazzoletto mentre una persona lo avvolge in un bianco asciugamano, entra nella macchina già in moto e via. Scortato dalla polizia scivolano oltre il cancello sul retro. Roberto Benigni in tour a Fossano con “Tutto Dante” 2006-2007, toccata e fuga, bravo, bravissimo come sempre, spero piacciano le foto.
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- Words by: Davide Dutto
- 10 Settembre 2007
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nello
Posted: 25 Settembre 2007
Sto sfogliando la rivista ZOOM e mi imbatto nel tuo nome: DAVIDE DUTTO A fianco ho il PC acceso e collegato ad internet.Mi volto e semplicemente con GOOGLE cerco Davide Dutto.Ed eccomi qui.in un batter d'occhio. e vedo le tue foto su Benigni. Complimenti, quelle con le ombre cinesi sono veramente belle. io le trovo azzeccattissime perche' chiunque (conosca Benigni ovviamente) puo' benissimo capire che si tratta di lui anche solo vedendo l'immagine sul telo.
sigrid
Posted: 16 Settembre 2007
l'ho visto anch'io, a roma - ma non così!! (el resto stavo piuttosto lontano e ai comuni mortali le foto son vietate) :-) - davvero belle le ombre cinesi ;-) (ps: ma lo sai che mi rassicura un mondo leggere che ne fai così tanti di scatti ?! :-D)
Palagniak
Posted: 13 Settembre 2007
Io lo ho visto ieri a Milano. Semplicemente fantastico. complimenti per le foto