Ogni volta che finisce una giornata faticosa, ogni volta che esco di galera, che finisco un servizio difficile, o che qualcosa non va, ogni volta la direzione mi porta lì. Davanti a quelle montagne, a quel paesaggio, in quello spazio che mi aspetta tra Fossano e San Lorenzo. Da quella collina che finisce lunga e scende verso la piana posso vedere bene la luce del tramonto che taglia una diagonale affilata. Respiro lungo e profondo l’ossigeno pulito come quello di questa sera che il vento ha portato alzando la neve fresca, quasi ne sento l’odore o comunque lo immagino: roccia e neve. Lo stesso vento che questa mattina ha portato via le nuvole le ha poi riappoggiate questa sera nascondendo il Monviso. Aspetto e respiro e aspetto ancora seguendo la luce con lo sguardo mentre declina dal giallo al blu, cerco la prospettiva giusta che solo verso quell’ora di sera posso vedere, posso sentire. “Niente da fare” penso, devo pisciare, forse è per la ventata fredda arrivata dopo l’ultimo colpo di luce; piscio. Poi risalgo in macchina, sbatto la porta, sfrego le mani fredde sul volante, giro la chiave e rientro verso casa quasi felice.
- Words by: Davide Dutto
- 30 Gennaio 2015
- Tagged: fotografia, luce, montagne, Monviso, paesaggio
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