Ecco alcune istruzioni d’uso per entrare in galera e vedere la mostra fotografica:
ovviamente si entra su prenotazione a meno che non abbiate appena concluso una rapina e vi abbiano beccato…o uno scippo non riuscito. Bisogna prenotarsi lasciando le generalità sul sito di Sapori Reclusi, ci sono due giorni e orari ben precisi, cioè venerdì 21 ottobre alle ore 10.31 e domenica 23 ottobre alle ore 16,00 alla casa circondariale di Alba – via del Vivaro 14, località Toppino (CN) dove ci ritroveremo davanti al carcere per un’entrata di massa tipo retata. Comunque toverete qui nel dettaglio tutte le modalità per prenotarvi. Lo scopo di questo evento sarà sicuramente quello di visitare una mostra fotografica, ma soprattutto sarà un occasione per portare dentro persone “libere” e produttori importanti del Barolo per farli incontrare con la realtà dei detenuti viticultori che producono il vino all’interno delle mura. il vino “Vale la pena”. Credo sia davvero importante che il mondo dei “fuori” possa incontrare quello dei “dentro”, in una sorta di zona neutra, una mostra fotografica. Così tornare anche solo per poco ad essere semplicemente persone, ne detenuti, ne agenti di polizia penitenziaria, ne produttori, tanto meno fotografi o altro, ma solamente persone che condividono un po’ di tempo per conoscersi e per capire un po’ di più la realtà reclusa. Tutto qui per ora, venite numerosi ciao. Scarica l’invito ufficiale.
PS Sapori Reclusi è un’associazione culturale indipendente, ci sosteniamo per ora solamente autofinanziandoci. Oggi inizia la campagna tesseramento, e vi chiedo di immaginare almeno per un attimo di diventare uno di noi e sostenere le nostre iniziative associandovi. “Tempi duri per spendere altri soldi!!” mi direte. Lo so lo so, ma crediamo davvero tanto in quello che stiamo facendo e pensiamo che investire meno nelle banche e più sulle persone sia la strada giusta, investire in azioni umane e non in azioni di società o multinazionali spesso senza scrupoli. La nostra sarà una piccola azione. Vogliamo portare alla luce e raccontare storie di persone che sono nascoste dalla società, che tendiamo a dimenticare o ignorare. Vogliamo accontare il sapore, ad esempio, di chi vive in carcere o sui pescherecci, in conventi o dentro fabriche e molte altre, insomma qui troverete le informazioni su di noi.
- Words by: Davide Dutto
- 10 Ottobre 2011
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