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Il progetto nasce da un’iniziativa dell’associazione Sapori Reclusi e la casa di reclusione San Michele di Alessandria, 11 detenuti, 8 cuochi e un fotografo con assistente di bordo:

Oggi lunedì 30 gennaio 2012 nuovo appuntamento per realizzare il progetto “Food & photos in a bottle” che ci entusiasma, ma soprattutto ci ridona dignità e soddisfazione.
In questi giorni ci stiamo adoperando per la realizzazione di ricette, fotografie, testi e cercare di trasmettere emozioni quanto più vicine alla nostra realtà e comunicarvela. Certo non saremo bravi come i grandi chef, fotografi o scrittori, ma la passione che metteremo sarà la stessa, pregi e difetti inclusi.

E’ bello e importante che qui “dentro” 11 persone si riuniscono per incontrare cuochi e fotografi per imparare e raccontare storie e ricette a volte non ben riuscite, ognuno con le proprie sensazioni, tradizioni, religioni, culture e sapori diversi con un unico obbiettivo, parlarvi noi in modo diverso. Grazie a questo progetto si amalgamano e si generando mille cose, ma soprattutto una: la speranza di un futuro migliore possibile.

Vi è poi la curiosità, e la possibilità unica di sapere che le nostre parole, immagini e testi vengano letti tramite la rete, mettiamo quindi in questa bottiglia immaginaria i nostri sapori e attendiamo con ansia e anche con un po’ di timore che qualcuno al di là del muro si interessi a noi e ci risponda con commenti e perché no, domande e consigli. Saremo felici di iniziare una discussione per conoscervi e conoscerci al fine di crescere e migliorare.

Un saluto dall’ Enterprice x-01 a presto risentirci Carmelo, Said, Gaspare, Salem, Giovanni, Simon, Giuseppe, Moufid, Giovanni, Giuseppe, Stefania e Davide.

Carcere di Alessandria San Michele.

Siamo partiti.

Un altro viaggio è iniziato da fuori verso dentro e poi fuori, un rimbalzo d’immagini, testi e  “sapori” alla scoperta della realtà reclusa. Non sarà viaggio di piacere, tanto meno turistico, ma un viaggio per conoscere e conoscerci. Le porte del San Michele quindi si aprono per far entrare e uscire immagini, parole e cibo, ma soprattutto per raccontare pezzi di storie di 10 detenuti, 8 cuochi e un fotografo con assistente di bordo. In questi mesi fino a aprile riporterò come su un diario di viaggio le voci dalla cucina di questo carcere, le ricette e le impressioni che ne verranno fuori, consistenze e profumi including. Getteremo un filo rosso oltre le sbarre, attraverso il quale scorreranno le sensazioni di questo viaggio in ambo i sensi, attraverso vostri commenti, immagini o domande, parlando direttamente con la realtà reclusa. Mi piace immaginare il giochino che da piccoli facevamo del telefono con le lattine dei pelati e un lungo filo attaccato sul fondo, non so bene se funzionava veramente, ma forse invece si, questo potrebbe diventare. Scriveremo quindi e pubblicheremo immagini qui su Blog-notes, sul sito di Sapori Reclusi, sulla pagina di facebook Sapori Reclusi diramando in ogni spazio disponibile che vorrà fare eco. A breve vi scriveremo del progetto e le modalità per partecipare con noi virtualmente o meno.

Per ora un breve anticipo di questo viaggio con un’immagine di gruppo, la ricetta della bruschetta raccontata da Giuseppe e un semplice saluto da tutti noi dalla nostra Enterprise X-01 interplanetaria!

Questo il breve video del viaggio precedente, immagini parole e ricette “di vita” a volte non ben riuscite.