Questo è il fotoblog di Davide Dutto. Visita anche: Facebook Pinterest YouTube Instagram Cibele Edizioni Sapori Reclusi

IMG_3540.jpg

Stromboli è conquistata. Ormai da più di un’anno tentavo di andare a Stromboli senza riuscirci, una volta perdevo l’aliscafo, l’altra faceva brutto e poi riperdevo l’alicsafo, infine non avevo più tempo. Non riuscivo insomma ad arrivarci…oggi però finalmente l’isola è stata conquistata. Sbarco dopo quasi due ore di viaggio. Stronboli è di una bellezza particolare, viva e selvaggia, mai dominata, ma alleata con chi qui ci vive. Ogni isola a un colore diverso che la caratterizza, per Stromboli il colore è il nero. Un nero intenso e profondo, leggibile nelle zone più scure, con una gamma infinita di grigi che neanche la migliore delle carte fotografiche bianco e nero, Ilford, Kodak, Agfa, ecc…riesce ad ottenere. Qui ci sono le quasi uniche spiagge dell’arcipelago di sabbia fine, nera. I ciotoli piccoli e grandi, gli scogli creati da antiche colate laviche, i moli, i marciapiedi, tutto rigorosamente nero, anche la nuvola sopra di noi continua a diventar sempre più minacciosamente nera. Poi c’è lui il Vulvano, Iddu, che va su dritto sempre sbuffante di fumo sulla cima che a volte come oggi si confonde con le nuvole. Camminiamo partendo dal molo d’attracco sulla spiaggia fino in fondo, fino alla fine dove la sabbia si scontra con la scoscesa riva di pietra e macchia mediterranea. La’ in fondo troviamo il piccolo cimitero che s’affaccia sul mare a pochi metri dall’acqua dove ci sono sette, otto tombe. Vittime allora della peste dei primi del novecento e seppelliti lontano dal paese in questo cimitero improvvisato, quasi nascosto tra i cespugli. Allora la codizione di morti e confinati era vista quasi come una vergogna, a me pare adesso bello e romantico essere sepolti in questo posto. Continuiamo a camminare nel silenzio di questa stagione, fatto di onde e ciotoli, sentiamo bene quando il gas fuoriesce dalle viscere della terra, sfogando dal cratere tra lava e fumo, tuona e brontola, Iddu sempre il Vulcano. Padrone incontrastato, montagna viva, dal carattere burbero ma anche buono, fertile nel tempo, domina scatenando gli elementi tutti, l’aria, la terra, l’acqua e il fuoco. Così quando passo davanti alla scuola elementare mi pare normale vedere dei bambini che giocano, che urlano, che corrono con lo sfondo dello Stromboli, praticamente l’unica scuola al mondo ad avere nel cortile un vulcano attivo. Mi vedono scattare fotografie e mi salutano. In questo periodo le brevi giornate invernali scandiscono i tempi della luce e ti accorgi dall’esposimetro che già si è fatto tardi, anche questa sta per finire. Apettiamo sul molo l’aliscafo eternamente in ritardo e comincia a piovere e i tempi di scatto arrivano al limite del mosso. Finisce qui il mio tour Eoliano, domani parto per la Sicilia…e già perché qui gli abitanti non si sentono così Siciliani e ogniuno è l’abitante della propria isola, orgoglioso di essere Liparoto, Filicudaro, Alicudaro, Strombolano, Vulcanaro, Panarellese, Salinaro. Siciliano lo diventa più raramente, magari quando bisogna rientrare in un programma di sovvenzioni regionali… Spero, per chi ha letto e guardato questo blog in questi giorni, di avervi fatto apprezzare le isole, visitando virtualmente con me un pezzo di realtà strappata sulle fotografie. Per quanto mi riguarda la vostra compagnia nel mio blog-notes è vitale, specialmente in questi viaggi in solitudine (nella forma positiva!!?). Trovo piacevole scrivere e leggere e parlare a voce alta con chi sta oltre lo schermo ma alla fine forse ancor di più con me stesso. Bene, domani torno in Sicilia e precisamente a Licata per una tre giorni eno-gastronomica da Pino Cuttaia bravissimo cuoco Siciliano, vuole fare delle fotografie mentre lavora, dei suoi piatti e di come vive a Licata nella sua realtà di creatore di gusti, ma questa è un’altra storia…

IMG_3598.jpg

IMG_3007.jpg

IMG_3294.jpg

IMG_2700.jpg

IMG_2878.jpg

IMG_2802.jpg

IMG_3494.jpg

IMG_3236.jpg

IMG_3242.jpg

IMG_2953.jpg

IMG_3391.jpg

IMG_2682.jpg

IMG_3549.jpg

  • Stromboli

    Posted: 18 Novembre 2008


    Caro davide...non so quanto tu davvero conosca stroboli, Dalle tue parole pare che non la conosca bene anzi affatto. Stromboli non e solo bianca e nera ha tanti bellissimi colori e profumi il colore del blu del mare il colore ed il profumo dei fiori il colore rosso della lava che viene spruzzata quasi a toccare il cielo scuro nella notte; il colore delle stelle che, grazie alla mancanza dei lampioni per le strade, riesci a contarle ad una ad una e durante le notti di luna piena l'isola si illumina come di incanto da quel fascio magico che emana!!! questa e anche stromboli Non si possono tralasciare certi dettagli. Rispondi


  • sole

    Posted: 1 Febbraio 2008


    … STROMBOLI E’ STATA PER ME UNA SCOPERTA.. SALINA DA SEMPRE E’ STATA LA MIA DIMORA.. SE NON FISICA, LA DIMORA DEI MIEI PENSIERI…E QUELLA DELLA MIA ANIMA.. CHE NEGLI ANFRATTI DELLE SUE SCOGLIERE SI RIFUGIAVA FIN DA QUANDO PICCINA, ANELAVO A TORNARE IN FRETTA SULLA PICCOLA BARCA DEI MIEI GENITORI.. ECCO… STROMBOLI LA CONOBBI INVECE DA GRANDE.. E SUSCITO’ NELLA MIA MENTE UNA ATTRAZIONE TALMENTE INTENSA DA NON POTER RESISTERE AL SUO FACINO SCURO. UN FASCINO DENSO, VISCHIOSO.. ATTRAENTE E COINVOLGENTE… SENSUALE A MODO SUO.. CON LA SABBIA NERA CAPACE DI ATTRARRE SU DI SE L’ACQUA DELLE ONDE.. PER RILASCIARLA LENTAMENTE…. COME UN MOVIMENTO LENTO DI AMANTI…. STROMBOLI E’ UNA TERRA DI LAVA SCURA.. DOVE UN SOGNO PUO’ DEVENTARE RELATA’ PROPRIO PERCHE’ E’ UN LUOGO MAGICO… DOVE CI SI SENTE PIU’ LIBERI E QUESTA LIBERTA’ RENDE CAPACE DI TUTTO.. E LA MAGIA CHE C’E’ FUORI, ATTRAVERSA L’ANIMA… .... ho scritto queste cose tempo fa, oggi leggevo le tue parole, e ne sono rimasta affascinata, in particolare per la somiglianza delle nostre sensazioni... fantastiche le tue fotografie.. se vuoi darmi un voto da neofita, ti invio le mie al piu' presto::)))) stessi soggetti, diversi occhi.. a presto, sole Rispondi


  • andrea

    Posted: 6 Dicembre 2007


    ho cambiato lavoro , forse non te l'avevo detto, faccio il direttore marketing estero per una azienda di macchine agricole, volevo viaggiare un po'... Rispondi


  • davide

    Posted: 5 Dicembre 2007


    per Andrea, beh io me lo chiedo tutti i giorni cosa posso diventare domani e comunque non è un fatto di età...e senza dubbio qualcosa già lo siamo, forse dobbiamo solo scoprire cosa. Va beh ormai io fotograo sono, direbbe un siciliano. Poi per quanto riguarda la vita quotidiana del sopravvivere con il proprio lavoro, quella è dura e di solito in salita...ma alla lunga se sei convinto qualcosa si diventa... in Cile, ma che ci vai a fare? Rispondi


  • andrea

    Posted: 5 Dicembre 2007


    buonviaggio, anche io ho iniziato un viaggio nuovo, un nuovo lavoro, una nuova partenza. Domenica parto per il Cile, le foto della tua valigia mi saranno utili :-) dovevo fare il fotografo, + guardo le tue foto e piu' me ne rendo conto. Ma a 32 anni si diventa ancora qualcosa? Rispondi


  • liloniadriano

    Posted: 2 Dicembre 2007


    vorrei vederti al nord verso gennaio nella sulfurea Milano....cose nuove non necessariamente buone nuove..vedròm adriano Rispondi


  • davide

    Posted: 1 Dicembre 2007


    Troppo buona Elisa... dai che appena arrivo a Fossano ci troviamo da Nicola o magari vieni giù alla trattoria Roma... Ho i capperi per te, quelli di Salina... dopo due anni arrivano... Certamente il colore nero caratterizza un po' tutte le isole e a Vulcano anche domina, ma direi che il colore giusto è il marrone-ruggine, mischiato al giallo dello zolfo...e alla puzza di uovo marcio che arriva fin dentro gli aliscafi quando attracchi...ciao a presto. Anna ciao, mi fa veramente piacere sapere che le immagini e i pensieri che vagano con me tra isola e isola finiscano come nel tuo caso a Genova. Essere raccontato anche per un piccolo momento a cena con amici...e di Salina poi, è piacevole, naturalmente percepisco che ne hai parlato bene... Ti saluto Pino e il battuto di gamberi martedì, poi me lo mangio...il battuto. (battuta pessima) ciao a presto Rispondi


  • anna

    Posted: 1 Dicembre 2007


    invidia. ecco quello che mi caratterizza ogni volta che capito da queste parti. vorrei essere anche io persa, bloccata in una di queste isole. non potendo, sfrutto le tue immagini e sogno. ieri sera con amici di Salina, in una cena a Genova ti ho raccontato. avrai presto nuovi visitatori sul blog. ancora complimenti e grazie un saluto a Cuttaia, il suo battuto di gamberi mi è rimasto negli occhi e nelle papille gustative. Rispondi


  • Elisa

    Posted: 1 Dicembre 2007


    Non mi stanchero` mai di leggerti, sono troppo belli i tuoi racconti...queste foto poi... Un bacio, Elisa P.S. Non trovi che il nero caratterizzi anche l'isola di Vulcano? Rispondi



  • You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>