Questo è il fotoblog di Davide Dutto. Visita anche: Facebook Pinterest YouTube Instagram Cibele Edizioni Sapori Reclusi

IMG_5281.jpg

Non mi stancherò mai di dire che io di cucina non ne capisco una minchia…(termine colorito qui in Sicilia per dire niente e… altro) e non parlerò della cucina dei piatti e dei menù e delle stelle, non potrei, ma vorrei raccontare di persone, del lato umano che li ho conosciuto. In questi giorni in cucina ho sentito i profumi e ho visto i ritmi. Ho fotografato gli abili movimenti delle mani che tagliano, lavano, impiattano e ho sentito le parole precise e dirette dello chef, ho visto la fatica scaldata dal fuoco e dai vapori, ho sentito i rumori dell’acciao e i silenzi quasi religiosi di quando già nella sala i clienti mangiano. Ho visto sguardi tenere d’occhio ogni piccolo movimento della brigata, a volte ho sentito i rimproveri e a volte le battute e ancora sguardi rubare il mestiere allo chef. Mi sono entrati nel naso gli aromi semplici e puliti dei soffritti e quelli più strutturati delle teglie uscire dal forno. Ho visto insomma la vita in cucina e di vita in cucina c’è ne tanta. Sono da Pino Cuttaia a Licata nel suo ristorante La Madia, sono qui per fotografare il suo lavoro, come vive in cucina in questo pase siciliano. Quindi da tre giorni faccio parte della brigata con il ruolo di testimone per documentare ogni movimento che possa spiegare i sentimenti che stanno alla base di questo lavoro. Martedì facciamo un giro nel paese, giusto per capire dove mi trovo, poi Pino mi spiega che qui sarebbe un bellissimo territorio, ma che bisognerebbe sistemare ancora molte cose… mi porta nella parte panoramica mentre mi parla delle sue passioni dei suoi progetti. Ancora parliamo mentre scendiamo verso la pescheria per fotografare la freschezza, quei profumi che poi arriveranno in cucina e nei suoi piatti. Finalmente alla fine arriviamo tra i fornelli della sua cucina. Subito prendo le misure agli spazi, controllo le luci, faccio il bilanciamento del bianco, imposto la sensibilità e finalmente scatto la prima foto; per i prossimi due giorni guarderò attraverso il fotogramma muoversi la realtà di questa cucina. Scatto e assaggio e poi mangio e poi scatto ancora. Pino mi fa notare ogni piccolo particolare, vuole farmi percepire lo spirito che lo anima in cucina, insomma mi fa sentire veramente parte dello staff. Parliamo molto di cose serie e facciamo battute ma anche lavoriamo sodo e la sera quando torno in albergo mi accorgo che l’una è passata da un pezzo. Così per due intensi giorni rimango tra cucina e sala, conosco tutti quelli che lì ci lavorano, mi piace molto l’atmosfera di famiglia non solo per il rapporto che si crea, ma anche dal correre e giocare dei suoi due figli tra i tavoli e le pentole, dai disegni con il pennarello sulle tovaglie in sala, delle domande di Angelo il più grande che vuole sapere se mi fermerò ancora un poco e in fine mentre il terzo figlio troppo piccolo che nella cucina rimane sulla carrozzina e mi guarda. Per riassumere con una frase questi giorni direi: c’è vita in cucina.

IMG_5013.jpg

IMG_4674.jpg

IMG_4597.jpg

IMG_4866.jpg

IMG_4891.jpg

IMG_4919.jpg

IMG_5149.jpg

IMG_5379.jpg

IMG_5592.jpg

IMG_6616.jpg

IMG_6080.jpg

IMG_6707.jpg

IMG_6582.jpg

IMG_6888.jpg

IMG_6871.jpg

  • Lorenzo di Pianogrillo

    Posted: 7 Dicembre 2007


    Vorresti dire che la mia cucina è una cavolata? Oppure che non lo è? Vuoi far pesare l'inponderabile? E quest'accento vagamente blasè, che ti è venuto fin dal ritorno dalle isole? Che è? Ero rimasto allo slang d'Cùni... ...Ah...togli pure quel "sembriamo", old'my. Rispondi


  • davide

    Posted: 7 Dicembre 2007


    Ok ok va bene tutto, ma per cena organizza tu, ricorda che è l'ultima sera di permanenza qui in sicilia...sai a Salina ho mangiato bene e c'era chi cucinava per me...cavoli che buono.
    sembriamo proprio due...rincoglioniti... eppure c'era chi pensava che io qui lavorassi...

    Rispondi


  • Lorenzo di Pianogrillo

    Posted: 7 Dicembre 2007


    ...abbassare il volume...?!? Vuoi Chopin?...eccoti servito... (Va bene che sei abituato a Cavoletti, ma Bach meriterebbe maggior rispetto, eccheddiamine...) Facciamo così, vediamoci a metà della scala e decidiamo dove andare a cena stasera. Anzi, visto che parliamo di scale, ti suonerò la Fantasia Cromatica, me ne frego se sei al telefono...e anche di Chopin. Tiè. Rispondi


  • davide

    Posted: 7 Dicembre 2007


    ...si ecco sto telefonando, sono appena uscito dalla vasca super rilassante questo bagno caldo. per cortesia potresti abbassare un attimo il volume, sai sto sempre telefonando...avrei comunque perferito chopin come sfondo musicale, lui e più romantico. ma che c'è stassera da mangna? magari scendo ho sete c'è qualcosa di fresco da bere?

    Rispondi


  • Lorenzo di Pianogrillo

    Posted: 7 Dicembre 2007


    Io sono di sotto e suono Bach, tu sei di sopra e parli a telefono. Hai fatto il bagno? Mi senti? Nel complesso, caro Davide, sembriamo due vecchie zitelle. Parliamoci così, attraverso il blog...che cosa ridicola. Dai scendi che andiamo mangiare qualcosa... Anzi senti questo...il concerto n° 1...quando scendi mi dici se ti piace... Rispondi



  • You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>