Finalmente oggi riesco a riaprire la pagina di WordPress con una certa calma (?…) per scrivere un nuovo post e sintetizzare le ultime intense settimane trascorse. Al solito la mia vita scorre come un fiume in piena tra dislivelli e cascate, gorghi e ingorghi. Comunque ogni tanto tra le anse qualche rallentamento lascia spazio (forse troppo…) al pensiero. Ne approfitto per fare ordine o almeno m’illudo di farlo usando una certa razionalità. Quindi sintetizzando al massimo scrivo sul post alcuni lavori recenti che mi stanno impegnando in questi giorni.

A maggio la nostra casa editrice Cibele ha partecipato alla fiera del libro. Abbiamo realizzato un piccolo stand e un bel programma. Incontri, interviste, cibo, immagini e tanta gente hanno animato quelle giornate. Archiviata la fiera, le cose da sistemare però sono ancora tante…troppe. Persone, contatti, progetti nuovi dimenticherò di certo qualcosa per strada, ma l’esperienza in generale rimane positiva. Sono state giornate faticose per la neonata casa editrice, non mancheranno riflessi nel prossimo futuro.

“Palazzo Righini” cos’è? Enrico Castellano chi è?
A due passi dal mio studio sta per aprire un Hotel a cinque stelle e un bellissimo ristorante… Enrico è un’amico e socio e ora anche cliente… sta portando a termine un’impresa bellissima: far nascere a Fossano una struttura alberghiera a cinque stelle. Figuriamoci, in questo paese della provincia di Cuneo… la provincia chiusa, dei “bugia nen” per antonomasia. Le discussioni in paese già le sento, i pettegolezzi: “ma è una cosa esagerata per un paese così piccolo! …e i posteggi per le macchine? “ma vare a custa mangè bele lì?” “a dura poc ed’ sicur…” ma anche pareri di ammirazione e la voglia di vedere a Fossano finalmente una realtà nuova incentrata sulla risorsa più importante che abbiamo: il turismo, la cultura e il territorio. Un’impresa ardua degna dell’ammirazione di un certo don Chisciotte. Come spesso scrivo siamo circondati dalle Alpi a due passi dal mare della Liguria e dalle Langhe e vicini a Torino. Quindi musei, sport, escursioni, arte, cibo a volontà, non abbiamo niente da invidiare alle mete più rinomate d’Italia. Fossano è centrale rispetto al Piemonte, alla provincia di Cuneo, strategicamente ubicata, il posto ideale avrà pensato Enrico per questa realtà nascente e poi è la nostra città… la sua passione per le sfide…”la sfida”! Allora per quanto posso essere utile, mi sono messo a disposizione dello staff… Così continuo a penetrare sempre più nel mondo del food. Senza apparente sforzo le occasioni di lavori in questo campo sono continue ed in aumento, sia per quantità che per qualità. Questa volta il lavoro mi è letteralmente calato sulla testa. Palazzo Righini e il ristorante Antiche Volte dicevo, sono veramente a due passi dal mio studio, tanto che l’altro giorno per fotografare dei piatti una fila indiana di sei, sette, cuochi faceva la spola tra il ristorante e la mia sala posa. A capo il non troppo magro Chef Ghigo Flavio, impartiva ordini con il mestolo nella mano sinistra e un piatto nell’altra. L’atmosfera nonostante lo stress del dover aprire a breve era piuttosto divertita e felliniana. Piatti fumanti passavano tra il cantiere e la strada, tra i muratori e i passanti e i miei clienti. Tutti incuriositi, non capivano bene cosa stesse succedendo. Palazzo Righini, ne parlerò presto.

Finalmente torno in galera…siiii!
Un nuovo progetto che riprende in qualche modo da dove avevo lasciato il Gambero Nero. Questa volta la casa circondariale è quella di Alessandria, dove sto organizzando un laboratorio di foto-gastronomia per i detenuti “ricette di vita”. Devo realizzare un percorso educativo che passa nuovamente attraverso il cibo e la fotografia e la realtà della prigione creando un contatto tra dentro e fuori. Cucinare e fotografare sono due espressioni che non hanno bisogno di traduzioni. I profumi evadono dalle celle, passano tra le sbarre, contaminano gli ambienti circostanti, così le cucine in genere. I gusti riportano alle radici delle persone e al territorio di provenienza mentre l’immagine fissa una realtà e racconta una storia. Insieme possono dire molto. Dell’immagine mai come oggi siamo padroni e soggetti nello stesso tempo (un po’ schiavi). Telefonini, macchine fotografiche, telecamere, videocam… la quantità d’immagini giornaliera mondiale è mai stata così alta. Fotografie e video per intenderci sono ormai quasi tutt’uno, sempre di più le macchine fotografiche possono anche realizzare filmati di qualità, così la vita quotidiana si riversa in digitale e scorre parallelamente a noi (youtube, facebook, flickr…blog). Abbiamo grandi e nuove possibilità per comunicare, fermorestando che bisogna prima aver comunque qualcosa d’intelligente da dire. Stronzate se ne vedono tante. Dicevamo dunque di fotografie, cibo e detenuti,… e cuochi, una possibilità per tutti, per capire e parlare di realtà nascoste estreme. Chiederò a dei cuochi di venire dentro per realizzare nelle celle ricette e ascoltare storie di vite che passano davanti ai fornelli, alle sparatorie e a scatti fotografici. Devo dire che la cosa mi incuriosisce molto, voglio vedere interagire cuochi, detenuti e fotografo… ascoltare e riprendere cosa ne verrà fuori. Insomma un bel progetto in progress.

Altri progetti ancora scorrono nel mio studio, lavori creativi. Più avanti vorrei anche parlare di Paolo e Manuela, della loro Antica Trattoria del Gallo, del libro del “Cavolo” di Sigrid che stiamo producendo, della mostra per la cooperativa sociale San Paolo, dei pescatori di tonni, della spa del Grand Palais Excelsior di Limone, della Marina di Varazze, dell’aceto balsamico, della Banca d’Alba,…minchia, mi sa che devo andare a lavorare. ciao.