Sono in Sicilia, Chiaramonte Gulfi, rieccomi qui a fotografare ancora una volta le persone e il territorio che ormai sta diventato per me una seconda casa.
Ho appena finito di documentare la vendemia dei nebbioli nelle Langhe, a Barolo un classico dei classici e di colpo dalla umida terra impregnata dei profumi autunnali eccomi all’estivo autunno della sicilia che in questi giorni fa segnare 30 gradi. Un bel cielo blu e un forte sole come solo a luglio possono essere.
Nelle Langhe assaporo il meglio dell’autunno, i suoi colori, i sapori e i profumi, mangio le prime castagne, i funghi, sento parlare del tartufo bianco d’Alba non ancora al meglio, poi mi ritrovo nei colori estivi, nelle luci forti e calde qui nel Ragusano.
Magliette corte, borraccia dell’acqua e sudore sulla fronte, quello positivo di un lavoro sicuramente faticoso ma piacevole.
Ora è ufficiale che con il mio amico Lorenzo dell’azienda Pianogrillo, stiamo lavorando a un progetto editoriale sulla raccolta delle olive, qui la Tonda Iblea.
Tutto è un ritmo continuo di mani, rastrelli, teli per la raccolta, frantoi che lavorano notte e giorno, trattori, blins pieni e vuoti che si alternano al frantoio di S. Nicola come negli altri numerosi della zona.
Mi spiega Lorenzo che la raccolta viene fatta a livello familiare e che non esiste in pratica una vera grande azienda dell’olio che si muove industrialmente. Il momento più folkloristico lo si può ammirate la domenica quando praticamente tutte le famiglie, dai nonni ai nipotini si adoperano per la raccolta, chi porta la scala, chi lega sul tettuccio della macchina ogni sorta di attrezzatura, chi è già sulle piante dalle prime ore di luce.
Poi tutti, verso il pomeriggio cominciano a portare le olive ai frantoi e lì come nella sala di attesa di una stazione o di una sala parto, seduti sulle panche aspettano che il frantoio trasformi le olive nel prezioso e profumatissimo liquido oro. Tutti seduti, magari leggendo una rivista nell’attesa, ma attenti alle varie fasi, vigili che il frantoiano lavori al meglio le olive raccolte con tanta fatica.
E così mi muovo tra i profumi intensi d’olio e persone, tra paesaggi dai tramonti spettacolari e le bellissime piante d’olive antiche a volte più di mille anni.
Ecco tutto, il lavoro e appena iniziato, avrò modo di scoprire molte altre cose legate alla raccolta delle olive e magari pubblicando il libro insieme a Lorenzo essere più possibile narratore fotografico di questa realtà affascinante.
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- Words by: Davide Dutto
- 25 Ottobre 2006
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gesco
Posted: 24 Febbraio 2007
ciao man, mi fa davvero piacere leggere...i tuoi pensieri sparsi, perciò ti scrivo uno dei miei "pensieri sparsi"....in italiano senò non lo capisci : "...siamo dove siamo, non certo dove vorremmo essere; tu, tienici sempre nel tuo cuore e sappi che ti vogliamo bene." Il fiume che scorre non cerca il mare, scorre. Il mare ha una pazienza infinita, sa aspettare. Il fiume si racconta, intanto che scorre...Il fiume si racconta. Il mare ascolta, e intanto culla il mondo tra le sue braccia ...un giorno arriverà, il fiume arriverà.
paco
Posted: 31 Ottobre 2006
complimenti davide, mi associo a Elisa. Hai davvero un bel modo di raccontare queste tue esperienze, se poi guardiamo le foto che diventano un prelibato contorno ai tuoi scritti, il tutto prende fprma e vita. brau ti!!!
Elisa
Posted: 25 Ottobre 2006
Davide, non smettero' mai di farti i complimenti per come racconti queste tue esperienze: e` davvero insolito che un fotografo, colui il quale comunica attraverso le immagini, sappia evocare cosi' bene, attraverso le parole, l'atmosfera dei luoghi, le vibrazioni della gente. Bravo davvero. P.S. ma a chi appartengono quel bicipite, tricipite, deltoide? :))