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Ore 6.30, venerdì.

Guido ancora con gli occhi impastati dal sonno, sono di umore pessimo… Guido nel buio nebbioso del cuneese dopo Savigliano, destinazione Pinerolo ambito numero 43 e poi 44 piana tra Carignano e Vigone.

Oggi chiudo il lavoro per la regione Piemonte o almeno lo spero. In questi mesi, non proprio indicati per le fotografie di paesaggi, ho imparato a riconoscere il Piemonte per ambiti e macroambiti, tra piane e colline, fiumi e laghi, valli, paesi, castelli, chiese e strade e autostrade, sterrate, comunali e statali come la SS 229 del lago d’Orta che salendo, curva dopo curva, arriva fino a Omegna… in verità già la conoscevo bene.

Oppure la SS 659 di Valle Antigorio e Val Formazza la più lontana da Fossano o l’ex SS 631 della Valle Cannobina, ora provinciale 75, la più la stretta e impervia che da Malesco sale tra boschi di castagni e acero-frassineti di forra per poi scendere come un budello sciolto fino al lago Maggiore di Cannobio.

La strada per Rocchetta invece, non ricordo bene se statale o provinciale o comunale o altro… persa nell’angolo in fondo a destra della cartina, s’incunea tra gli Appennini della liguria, lembo del Piemonte che tocca tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Liguria. Infatti quel giorno sbucando dalla nebbia, scopro il cartello indicatorio Genova. Avevo sconfinato…

Beh poi ci sono tutte le strade del Cuneese che ben conosco scorciatoie comprese. Salendo dall’Appenino Ligure, le Alpi Marittime e le Cozie, delle valli Uzzone,  Bormida, Belbo, Cevetta, Mongia, alta valle Tanaro, valli Casotto, Corsaglia, Ellero, Maudagna e Roburentello dette valli Monregalesi, poi valle Colla, valle Josina, valle Pesio, valle Vermenagna, valle Gesso, valle Stura di Demonte, valle Grana, valle Maira, valle Varaita, valle Infernotto, valle Bronda, e valle Po, le strade delle langhe e della piana, ecc… fino all’ultima strada percorsa per questo ultimo giro di foto, nell’ultimo ambito: la “mitica” comunale che da Vigone scende a Villafranca.

Così mentre cerco l’ultimo scatto dal finestrino passo sopra il Po e decido di accostare al primo spiazzo.

Ecco, lì va bene. Accosto, mentre con la mano cerco la macchina fotografica dentro lo zaino, mi accorgo che una signorina africana si avvicina con aria smarrita.

“Oh, oh…” penso.

In italiano fatto più di gesti che di parole, mi fa capire che ha sbagliato la fermata del bus e che si è persa. Vorrebbe un’aiuto per arrivare sul posto di lavoro.

Dai pensieri fotografici passo alla realtà e realizzo in un attimo: ” Minchia, una pro-sti-tuta…E allora?” Ma certo che scemo sono?

Visto l’aria persa della tipa e la mia propensione ad abbattere comportamenti stereotipati, mi offro per aiutarla, ma devo tornare un pezzo indietro.

“Evvabè…” la manovra è imbarazzante, mentre al primo spiazzo dal distributore di benzina faccio inversione. Il benzinaio si avvicina pensando di farmi il pieno… ma mi guarda scorrere piano e continuare dalla parte opposta.

Cerco di tenere uno sguardo sciolto…ma dubito sull’effetto. M’imetto quindi sulla strada e guido. la passeggera sembra disorientata, allora le chiedo  ” …ma dove devi andare?” Con un filo di voce lei dice “Più avanti, dopo rotonda, là…”

Si ma già ne abbiamo passate tre di rotonde e la risposta è sempre più smarrita. Mi rendo conto che non sa neanche lei dove andare.

Su quella strada continuano ad arrivare ragazze africane.

“Senti voglio aiutarti, ma mi sa che neanche tu sai dove devi andare” (interessante metafora). Così accosto là in fondo, dove vedo arrivare altre sue colleghe.

” Dai ti lascio qui, così loro magari ti sanno dire dove devi andare.”

“Ok, grazie”.

Rimane forte l’indelebile sensazione d’Africa e Piemonte mentre la saluto, anche per il tempismo surreale di una pattuglia di vigili urbani che c’incrocia sul lato opposto della strada.

Le colleghe della tipa scappano nei campi e dietro il parabrezza lo sguardo dei due vigili urbani che mi fissano con aria disgustata per trasmettere il pensiero “Il solito porco che va a puttane la mattina.”

Imbarazzante, imbarazzante e ironico finire così il lavoro per la regione Piemonte, tant’è che decido che le foto di questa mattina bastano e avanzano tra la  piana tra Carignano e Vigone.

Ingrano la prima e con nonchalance ritorno sulla SS 589 dei laghi di Avigliana, fino all’ultimo ambito, fino a casa.

  • Sonia

    Posted: 4 Marzo 2011


    Ciao Davide, racconto tragico/comico.... cosa dire. Interessante. Le foto sono fantastiche!!!! Complimenti!! Rispondi


  • Angelo

    Posted: 2 Marzo 2011


    Ciao Davide, in attesa di poterci vedere in Langa(promesso!!!) ti faccio i complimenti per le foto e... per la simpatica e divertente introduzione. Ciao, Angelo & Manu Rispondi


  • marco

    Posted: 1 Marzo 2011


    maestro racconto che mi ha strappato un sorriso dolce-amaro...simpatica la storia belli i paesaggi...preferisco la natura all'architettura delle città ;))malgrado.... Rispondi


  • Davide

    Posted: 27 Febbraio 2011


    Ciao Antonio, lo so che i tempi sono migliorabili, ma è solo una presentazione fatta in velocità per dare una sensazione del lavoro nella sua globalità. Se dovrò fare una cosa seria certamente ottimizzerò i tempi e la struttura come si deve. ciao grazie Davide Rispondi


  • Antonio Alfieri

    Posted: 27 Febbraio 2011


    Ciao Davide, ho visionato le tue foto sempre belle, nella diaproezione di youtube i tempi di dissolvenza mi sembrano troppo brevi se puoi ovviare aumentando la dissolvenza il tempo di visione sarebbe ottimizzato. Complimenti e cordiali saluti Antonio Alfieri Rispondi



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