In una domenica di quasi luglio davanti alla casa dove soggiorno qui ad Acquacalda, dall’altra parte di Lipari, nonostante l’ora tarda della mattina la spiaggia è deserta, solo il rumore delle onde calme che spostano leggermente i ciotoli neri dell’isola. Uscendo di casa si vede Salina, da questa parte dell’isola il clima è più ventilato e la sera dopo queste torride giornate di giugno e piacevole sedersi sul bordo del lungomare a respirare il sale che arriva trasportato dal vento. Domenica mattina, dunque faccio una passeggiata fino al baretto, che di sera si trasforma in trattoria con i tavoli direttamente in spiaggia. Vado a fare colazione e ordino una granita con brioches…per noi del nord è difficile da capire ma dopo averla assaggiata diventa un’abitudine come del resto lo è per molti siciliani di qui. Nino un signore di circa 60 anni è il titolare, mi dice che la vera padrona del bar-trattoria Aurora è la moglie, la mattina va a fare la spesa e arriva sempre verso le 10 con il pesce fresco, verdure e pane che scarica in cucina mentre io ancora faccio colazione e ascolto i discorsi in dialetto stretto dei clienti. E’ difficile capirli nelle parole, ma facile nella musicalità capirne il senso ed ora io qualcosa di siciliano intendo. La giornata di ieri è stata infernale, aggettivo usato non per sottolineare le pene passate, ma per il caldo e le esalazioni di zolfo a 50° sul bordo del cratere di Vulcano…l’idea di andare a fotografare il cratere e alcuni altri punti caratteristici dell’isola di Vulcano non è stata proprio quella che si dice una brillante idea, ma dal resto sono qui per questo e quindi archivio le immagini soddisfatto delle mie prestazioni psicofisiche…La mattina verso le 8,30 parto con l’aliscavo in compagnia del mio amico Liparoto Giuseppe Allegrino, guida turistica sulle isole e aspirante fotografo. Sbarchiamo e subito c’incamminiamo dritti verso il vulcano, sono attrezzato direi bene: zaino, cappellino, bottiglietta d’acqua e crema solare…ma ai piedi ho un paio di patin (scarpette da doccia di plastica) che al mio amico guida non piacciono per niente e guardando la salita da fare ora non piacciono neanche a me, ma io e loro siamo inseparabili e quindi cominciamo la salita di circa un’ora e trenta sotto il sole che già picchia. Qualsiasi fatica una volta sulla cima viene ricompensata da un vista spettacolare, anche se oggi le nuvole impediscono la vista di tutte le isole. Mentre lo spettacolo davanti e nel paesaggio, dietro lo è nel cratere sbuffante aliti di zolfo mentre il vento ne piega i fumi che accarezzano l’estrema superficie della cima. Alcuni turisti attraversano le fumarole, dove anche noi passiamo tossendo per l’irritazione alla gola e gli oltre 50 gradi e facciamo l’intero giro del cratere poi decidiamo di scendere dritti sulla sabbia nera. Adesso i miei patin finiranno la loro storia con i miei piedi che alla fine della discesa avranno alcune escoriazione ma stoicamente resisto al dolore davanti al chioschetto delle bibite…durata della discesa tre minuti. Facciamo ancora un giro con la motocicletta affittata fino al limite opposto dell’isola per fotografare il faro di capo Gelso, ma anche in moto il vento che ci viene in faccia e terribilmente caldo non vedo l’ora di tornare nella mia bella casetta in riva al mare. Così dopo altre due ore di foto e giri in moto torniamo sull’isola di Lipari e subito corro davanti al mio rifugio e non entro prima però di essermi gettato in mare.
Dopo una doccia e una non tanto lunga dormita mi sveglia la telefonata di Giuseppe per andare a fotografare il tramonto da Chiesa Vecchia, una borgata di Quattropani vicino al punto più alto di Lipari. Finisco così la giornata infernale fotografando l’isola di Salina che sembra galleggiare nella nebbia della sera. Suggestiva come sempre da qui sopra non sono l’unico a contemplare il paesaggio.
In fine a proposito di compleanni e di auguri a chi compie gli anni oggi, anch’io festeggio un anno di blog-notes.
Circa un’ anno fa nasceva “BLOG-NOTES, provini fotografici e parole”… non avrei mai creduto di aver cose da dire per un anno…spero di averne ancora da scrivere altrettante almeno fino al prossimo compleanno, intanto ora vado a farmi una pasta con i capperi per festeggiare.
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- Words by: Davide Dutto
- 24 Giugno 2007
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roberta
Posted: 15 Febbraio 2008
che foto magnifica di davide!!! sono anni che non lo vedo!! persona fantastica .. e belle foto .. abbiamo fatto pure noi anni fa lo stesso giro ad Aquacalda .. che ricordi!! grazia x avermeli rinfrescati! roby
Angela
Posted: 28 Giugno 2007
Un anno che il blog trasmette emozioni attraverso immagini e parole di straordinaria bellezza. Io l'ho scoperto da poco, ma di certo non lo mollo più!!! Complimenti... ancora una volta:la nostra Sicilia valorizzata e giudicata con un corretto metro! Buon lavoro... Angela
Elisa
Posted: 24 Giugno 2007
Beh, tanti auguri!!!! Te l'ho detto tante volte che ti leggo con estremo piacere e quindi spero di farlo ancora per lungo tempo. P.S. non puoi parlarmi di pasta con i capperi che io ancora me li devo prendere!!! :D