Di nuovo in mare, per la precisione sulla nave veloce della Siremar “Isola di Stromboli” che da Lipari mi porta a Milazzo, sto tornando a Fossano. Una ventina di giorni sulle isole Eolie a scattare fotografie sarebbe come dire per molti, quasi una vacanza… va bene ci può stare, non mi sento in colpa se i ritmi del lavoro quotidiano sono rallentati e ogni tanto un bagno o un mangiata di pesce qua me li faccio. Però pensandoci bene le ore di lavoro non sono diminuite ma semplicemente si sono spalmate nelle 24 ore. Sempre attivo sto attento a tutto ciò che può essere interessante conoscere. Così le passeggiate a Marina Corta di Lipari si sono trasformate in appostamenti per immortalare il mondo dei pescatori e degli isolani, il pescato che arriva e viene scaricato nei magazzini dei grossisti, la gente che nel tardo pomeriggio gioca a carte proprio a fianco le pescherie, i turisti che passeggiano e gli isolani che li abbordano con proposte di giri in barca e camere da affittare. La stagione turistica se pur in sordina è cominciata e la vita quotidiana locale si mischia a quella della gente dai cappellini e dai pantaloncini colorati, le lingue straniere e al dialetto siciliano. Sulla Nave che mi porta all’isola Sicilia riguardo le immagini scattate in questi giorni mentre le Eolie sono ormai alle mie spalle. Sempre di più dopo questi giri me ne vado senza un senso di distacco, so che ben presto tornerò già forse a ottobre. Ormai un cordone ombelicale mi unisce dal Piemonte alla Sicilia e mi nutre con le immagini che ogni giorno sistemerò in archivio. Sto costruendo una base di appoggio dei miei viaggi siciliani, un punto di partenza per lavorare sempre più stabilmente in questa regione. Riguardo ancora sul computer le immagini dei paesaggi che ora si mescolano alle facce delle persone conosciute o che ormai conosco da tempo, degli amici, mentre apro un pacchetto che da Filicudi oggi Rosetta e la sua famiglia ( clicca per vedere la loro casetta dove ospitano chi va sull’isola) mi hanno fatto arrivare con l’aliscafo prima che mi imbarcassi. Dentro capperi, semi di finocchietto selvatico, miele, origano e un biglietto che cito pur essendo personale, esprime a pieno l’animo delle persone tutte che qui ho conosciuto… sperando che lei non me ne vorrà per questo, dice: “Ciao Davide, ti metto dentro il pacchetto un po’ dei nostri sapori Filicudari, così non dimenticherai facilmente la nostra stupenda isola FILICUDI. La prossima volta che tornerai saremo felici di ospitarti.Un caloroso abbraccio da Filicudi Antonio, Antonello, Rosetta e Adolfo”. Grazie, grazie di cuore. Così anche a Giuseppe Allegrino che mi ha preparato un pacchetto di capperi e malvasia, a Gilberto che fa mitici panini e vende prodotti tipici mi ha preparato un mega panino “per il viaggio” dice e al ristorante da Bartolo che dopo aver ben mangiato a pranzo sempre “per il viaggio” mi offre l’acqua fresca già quasi finita e a Sonia che sulle isole mi trova sempre la sistemazione in case bellissime. Grazie, grazie a tutti. Parto quindi alla volta di Fossano come un emigrante che si allontana dalla propria terra mentre tutti li dicono di tornare presto e di mandare notizie… e sento il loro affetto sincero Eoliano. Così dopo 5 minuti che la nave è salpata già sto organizzando il ritorno ad agosto nel Ragusano, a Noto, a Trapani, a Marsala e nelle città del barocco Siciliano…a ottobre di nuovo sulle isole Eolie. Altre storie da fotografare e raccontare.