Potrei definire quest’ultimo periodo del mio lavoro frizzante… mostre piccole e grandi si susseguono una dopo l’altra…, ma cos’è che mi spinge a fare così tante esposizioni? Sarà esibizionismo o una specie di investimento d’immagine o semplicemente voglia di comunicare attraverso il mio lavoro? Non lo so, come del resto non “lo so è la risposta” a quasi tutte le domande che ultimamente mi pongo… in particolare queste ultime mostre a Fossano il montaggio è stato veramente faticoso. A 10/15 metri di altezza su un braccio meccanico tiriamo su fotografie di 5 metri e le tendiamo tra un palazzo e l’altro, oggi finiremo forse di montare l’ultima. Ora piove e le previsioni dei prossimi giorni sono sempre di pioggia, dopo altre due mostre sono da montare. Sarà il tempo, sarà la stanchezza, ma in questo momento vorrei essere su un altro pianeta o almeno a casa a fare un lungo bagno caldo…ma poi a pensarci bene non resisterei neanche un minuto fermo a riposarmi e quindi ecco che ricomincio subito a montare e smontare mostre.

Dal blog di Michele Marziani:

Pizzighettone, città del Gambero Nero

Di Pizzighettone, in provincia di Cremona, cittadina in riva d’Adda, abbiamo parlato più volte. Un luogo sospeso nella pianura padana, dove la vita scorre quasi indifferente, come il fiume, in mezzo ad un’architettura militare e difensiva da lasciare senza fiato. Ed è proprio nel Rivellino delle antiche mura di Pizzighettone che l’associazione Random e l’amico Michele Milani hanno organizzato la mostra fotografica del Gambero Nero, il libro sulla cucina in carcere realizzato da me e dal fotografo Davide Dutto.
Venerdì 4 maggio, alle ore 18,30, proprio nel Rivellino, ci saremo entrambi, io e Davide, a presentare il volume e a raccontare la mostra. Per l’occasione sarà possibile anche assaggiare l’ottima birra artigianale offerta dal Birrificio Lodigiano. La mostra si potrà visitare fino al 13 maggio. Una parte dell’allestimento fotografico, con immagini più piccole, sarà esposto, sempre dal 4 al 13 maggio, nel Torrione del guado, nei pressi del ponte cittadino, dove sarà possibile anche acquistare i libri. La scelta del Torrione non è casuale: è stato un carcere, dove è stato tenuto prigioniero Francesco I di Valois dopo la sconfitta di Mirabello di Pavia, inflittagli dagli spagnoli.