Questo è il fotoblog di Davide Dutto. Visita anche: Facebook Pinterest YouTube Instagram Cibele Edizioni Sapori Reclusi

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Quando fotografo un territorio la prima cosa che mi viene spontaneo fare è osservare e conoscere le persone che in quel territorio vivono.
Oggi, dopo aver passato diversi giorni a Chiaramonte Gulfi e scattato più di 5.000 immagini, provo a rivedere velocemente sullo schermo del computer il lavoro svolto.
Subito mi colpiscono i volti e gli sguardi.
Ora con più calma vedo, forse veramente per la prima volta, le persone che ho fotografato.
Scorro col pensiero i momenti passati con loro a lavorare sotto gli ulivi, le voci e i silenzi della raccolta, il fruscio delle foglie provocato dalle mani che scorrendo tra i rami strappano le olive.
Sento le parole, mai tradotte, che in siciliano stretto imprecano, scherzano, e impartiscono ordini di lavoro, non capisco oppure a volte intuisco il significato nella musicalità della frase.

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In un albergo vicino a Roma appena fuori dall’autostrada ieri sera.
Un cameriere scamiciato mi serve stanco la cena, stanco, ma gentile si sforza di essere professionale, ma inutilmente.
Il banchetto del matrimonio della domenica mattina, ha lasciato il segno nella sala riassettata per la sera.
Così anche il cameriere ha provato a riassettarsi.
La cena, preparata dai cuochi che in cucina parlano forte a scherzano, va bene, fuori è buio e  sono seduto solo al tavolo nella grande sala vuota.
Un senso di solitudine mi assale, così affido al vinello paglierino dal nome originale ” Passerina del frusinate” le mie speranze per una serata in solitudine.