Sia ben inteso, niente volgarità, la cosa va vista assolutamente dal lato positivo. Chi durante un viaggio, sia breve che lungo non ha mai avuto a che fare con la testardaggine del proprio intestino? Insomma intendo problemi di adattamento a ritmi e a cibi diversi dal solito. Così il mio ne patisce. Lui è un pistino e viziato; praticamente sempre nei viaggi mi crea un sacco di problemi…In un albergo pulito e tranquillo: “Dai ora che siamo qui” gli dico senza troppo potere “abbiamo tutto a disposizione, prima di uscire potremmo farla?”…Figurarsi. Poi nei momenti meno adatti tipo sulla Salerno – Reggio Calabria, lui stimola… “ma dove mi fermo adesso?”…la faccia si aggrotta arrossandosi, le guance si gonziano, mentre fletto verso il volante. Con gli occhi scruto e valuto la situazione. “No ti prego, non adesso. Lo sai abbiamo la macchina carica e siamo da soli, gli autogrill sono troppo pericolosi per due come noi”. Anche in un mega centro commerciale in coda d’attesa per arrivare alla cassa: “eh eh…no, non ci provare”, mentre sorrido al vicino che si gira intuendo il mio disagio. “Sei il solito bastardo…no,no non a lei signore, scusi..”, e così via salvo brevi periodi di felice sincronizzazione, continua così tutto il viaggio, durasse pure un’anno. Ma…, ma quando esco dal casello e imbocco l’ultima curva, la strada si mette in linea visiva verso Fossano. Tutta dritta, anche ci fosse nebbia, lui capisce sempre che stiamo per arrivare a casa (accellero leggermente) e da lì a breve torniamo in pace armoniosa. Il nostro paese ci rilassa.