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Ancora aperte le iscrizioni, dobbiamo essere in tanti!!!
Sapori Reclusi a Eataly Torino.
Cucina – Carcere: andata e ritorno
Cena a più mani con Davide Palluda, Andrea Ribaldone, Flavio Ghigo, Gilberto De Maria, Roberto Campogrande e alcuni detenuti disponibili a cucinare, fare brigata e raccontare.
La cena presenterà l’associazione Sapori Reclusi e sarà l’occasione di conoscere il progetto “Lezioni di Gambero Nero”, tenutosi con i cuochi presso la casa circondariale Don Soria di Alessandria. Durante la cena saranno degustati e presentati prodotti made in carcere. I cuochi, i produttori e i detenuti racconteranno la realtà carceraria dai loro diversi punti di vista.
In particolare interverranno rappresentanti di Banda Biscotti (produttori di biscotti presso la casa circondariale di Verbania),
Pausa caffè (cooperativa sociale attiva nelle case circondariali di Torino e Saluzzo), recuperiamoci! ( Paolo Massenzi racconterà il progetto “ Jail Tour – viaggio nell’economia carceraria), Valelapena (produttori di vino presso la casa circondariale di Alba). Parte dell’incasso sarà devoluto all’associazione Sapori Reclusi.
In contemporanea sarà esposta la mostra fotografica “Dal Gambero Nero a Sapori Reclusi” di Davide Dutto.
La cena sarà preceduta dalla presentazione del rapporto annuale dell’associazione Antigone sulla condizione dei detenuti
nelle carceri italiane.
Vi aspettiamo Giovedi 27 gennaio dalle ore 18:00 alle 19:30 per la conferenza, e dalle ore 20.30 per la cena in Sala PeM presso Eataly, via Nizza 230/14 – Torino.
MENÚ
Aperitivo
Baccala’ con gelatina d’arancia
Riso Carnaroli del pavese mantecato al fondo bruno
Filetto di maiale alle spezie
Latte fresco
Piccola pasticceria della “Banda Biscotti”
Il costo della cena è di € 58.00. Per prenotare andare sul sito di Eataly www.eataly.it/eventi/eventi.asp e per maggiori informazioni scrivete a giulia@davidedutto.com oppure a associazione@saporireclusi.org.

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Inesorabilmente tutti gli anni verso questo periodo ci martellano in testa certe musichette…natalizie. In questo periodo anch’io ho la mia musichetta che gira e fino dopo la befana continua. Ancora con il sapore dei dolci in bocca, la pancia piena e lo stomaco incazzato dal troppo lavoro digestivo, sento ossessivamente De Gregori ripetere “…come un treno dentro a una galleria tra due giorni è Natale e non va bene e non va male…”.

Tutte le vigilie di solito sono accompagnate dai ricordi, dalle sensazioni e dalle storie. Allora mentre il lavoro di questi giorni mi passa sopra, provo a ricordare l’altra mia vita, quella che vedo ormai da lontano e fatico a distinguere tra le fantasie dei miei pensieri e la realtà. Ma spesso nel mio studio ci sono molte fotografie. Quelle stanno li ferme per anni, poi di colpo per un motivo o per l’altro saltano fuori. Le immagini non cambiano mai, magari ingialliscono con il tempo, ma descrivono sempre bene certi momenti. Eccole allora emergere nel libro di poesie del mio amico Lorenzo Piccione, dal titolo curioso e un pochino inquietante: “Il cristo dei vermi solitari”. Eccole in bianco e nero, toni forti, un po’ scuri, ma precise, pregne di significato (almeno per me). Forse visto il periodo dovrei fare gli auguri e stringere mani, sorridere e “tanti auguri”, ma dentro di me l’effetto Natale al rovescio, quello non riesco ancora a cambiarlo. Tutte le vigilie, tutte le vigilie… passano e tornano. Tutte portano forti sensazioni, aspettative, speranze, malinconie, sorprese, rituali, insomma tutte le vigilie siamo noi. Da bambini ad adulti ci portiamo dietro le nostre vigilie.

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