Quest’estate sta volando via, e come sempre agosto sta sulla borderline che divide vacanze e lavoro, luce e ombra, pausa e ritmo. Allora questo mese diventa tempo, tempo che soffia via verso altre stagioni, come il vento deciso che arriva dalle cime dell’Argentera e scende giù a valle passando tra boschi e fiume, come i pensieri di questa sera che senza un’apparente meta passano in ogni fessura della vita.

La giornata è quasi finita, e io rimango seduto ancora un po’ sul bordo del fiume con i piedi nell’acqua e guardo in su verso Vinadio, verso il forte. Per tre giorni si è fatto festa in quel forte, un vivo ritrovo che l’associazione “Balla con i cinghiali” ha organizzato. Persone, musica, libri, laboratori, cibo e vino, in uno spazio sono state esposte le immagini di galera, poi quadri, cinema, arrampicata, e una miriade di tende sparse nei bordi di prato ai piedi delle mura.

E poi dentro un bicchiere di bollicine trovi la Sicilia che non ti aspetti. Siamo sulla spiaggia, luglio verso fine giornata. Licata Oasi Beach da Giovanni Morello, la giornata di calura ti ha prosciugato e vedi arrivare nel secchiello del ghiaccio un Gran Couveè Terre di Baronia dell’Azienda Agricola G. Milazzo e già ti senti meglio. Davvero grandi bollicine che niente hanno da invidiare da quelle del nord, della francia. Come pure il d. zero rosè metodo classico. Si lo so, decantare un cliente, o meglio gli amici della Cantina Milazzo, sembra una cosa interessata e di parte, ma credetemi anche se ora sono condizionato penso che lo farei lo stesso anche se il mio parere da fotografo conta molto meno di quello di un vero sommelier. Provate a berne una bottiglia verso sera su quella spiaggia di Licata, magari con un piatto del mistico crudo di gamberi e scampi di Giovanni e Manila davanti al paesaggio, al vento fresco di salsedine… Insomma mentre sistemo questi still-life non vedo immagini asettiche ricreate in studio, ma veri e propri paesaggi, emozioni, pensieri che ti scoppiettano tra le narici. Il naso nel bicchiere, gli occhi chiusi e rivedo le onde tra quei vigneti, la terra nera dove le mie scarpe diverse affondavano tra le zolle. Nuovamente ritornerò presto in quella cantina, dove fotograferò la vendemmia che comincia ai primi di agosto, approfitterò ancora una volta per “immergermi” in questi bicchieri di bollicine di Sicilia. Zunami di sentimenti forti tra vigne e mare.