La telefonata di Matteo è come il tempo di questi giorni variabile.
“Vieni subito a fare le foto degli esterni o qui tra cinque minuti viene giù il mondo.”
In effetti avevo notato un peggioramento del tempo repentino, ma non mi sembrava così temporalesco. Salto quindi subito in macchina con la mia Canon e il 24-105, un cavalletto e alcune schede San Disck de 8 giga. Guido scrutando la situazione sopra la mia testa, ma nulla mi fa immaginare al peggio immediato, se non quel cumulo scuro sulla destra…
“Mica arriverà qui in così poco tempo, ormai sono quasi arrivato a Cervere.”
Ultima curva e nel rettilineo che porta dritto all’Antica Corona Reale viene giù a catinelle.
“Ecco, perfetto ormai gli esterni sono andati” penso, ma sono praticamente davanti al ristorante e quindi posteggio ed entro. Il grande glicine del cortile esterno che sovrasta i tavoli ormai rilascia goccia dopo goccia i petali bianchi e viola che cadono insieme alla pioggia. Tuoni, fulmini…ma nel tavolo al fondo vedo Renzo con una copia affezionata di clienti che sbevacchiano un Solera Gran Riserva Especial. Non c’è niente da fare per le foto e quindi mi siedo al tavolo per fare due parole tra spruzzi della pioggia e i profumi allettanti dei due pentoloni di ragù in cucina. Penetrano la fitta pioggia. Nonostante il tempo i colori e l’atmosfera sono saturi e pieni di forza emotiva, quindi scatto foto nonostante la doccia assicurata. Poi parliamo e così scorre il tempo fino alla mia battuta “Ormai e tempo di fare merenda” …e mica l’ha presa come una battuta Renzo che si alza e mi dice in piemontese “Ven che anduma a fè dui rane fricasà” il resto lo raccontano le immagini. Ore 17 Antica Corona Reale niente té e biscottini con Renzo, ma rane e animelle e bollicine… Si beh pure qualche foto l’ho fatta per via del mio lavoro.
- Words by: Davide Dutto
- 11 Maggio 2013
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