Anche questa sera il sole rimbalzando sulle colline è scivolato lento dietro le nuvole e poi dietro il Monviso.
Torno alla base.
Guido piano nelle curve che s’infilano tra le vigne dell’alta lagna, scendono giù verso Alba.
Seguo l’istinto mentre guido, come il pianista che suona lasciando scorrere le dita sui tasti sente tutt’uno tra corpo e strumento, così io con la macchina sotto il mio culo scorro giù veloce verso casa.
Wedding day oggi tra le langhe, quelle classiche, quelle delle colline e dei castelli, dei vigneti, boschi, paesini arroccati, e dei miei giri in vespa, del caldo estivo, dei profumi di terra e prati e zolfo. Venticello.
Wedding day e feste, e ciucche di vini freschi e di balli estivi, di promesse eterne, finché morte non ci separi. Estate forte che mi porta via, piena di contrasti come mai. Non riesco ancora ad esplodere, ma tengo dentro. Questa energia, e questa irrequieta vitalità cantano una sorda ballata.
Guido, guido piano con la radio forte, di musica. Il cielo ora diventa più blu, più scuro, più fresco, diventa sera mentre posteggio nel cortile un’altra domenica si chiude ancora inesorabilmente nel mio garage.
- Words by: Davide Dutto
- 1 Luglio 2013
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