Progetto in cerca di adozione.
Qualcuno ha già avuto modo di vedere alcune di queste immagini sparse nel tempo e sul web. Ora stanno prendendo una forma più precisa e chiedono di essere adottate.
Viaggiatori, artisti, saltimbanchi. Quelli che arrivano in carovana al paese, così come quelli che nel paese ci vivono: et voilà que le Circo Paniko ed io c’incontriamo a Fossano e troviamo subito sintonia, nonché molte idee su cui iniziare subito a lavorare partendo da un punto di forza, la fotografia. La voglia di conoscersi e raccontarsi passa allora attraverso la musica, i suoni, le parole, i colori, i contrasti, i profumi, le immagini… insomma uno spettacolo nello spettacolo, mentre le nostre strade s’incrociano. Come una miscela che da vita ad un nuovo gusto, una nuova forma.
Questo progetto segue allora lo show partendo du début, ovvero dalle prove, dal backstage… ma specialmente entra nella vita di tutti i giorni di chi vive il circo. Ai miei occhi allora stendere i panni diventa il gesto di equilibrismo quotidiano, mangiare davanti al fuoco la scenografia e le luci del palcoscenico, cantare sulle note di una chitarra mezza scassata la colonna sonora, poi ancora nell’asilo a cielo aperto dei bambini vedo la palestra di vita e nella cucina i gusti forti e gustosi diretti nello stomaco dello spettatore.
Così immerso per un mese in questo cosmo cerco di fotografare anche le parole e le riunioni, prove di strategie di un marketing alternativo e improvvisato e improbabile. In questo vedo l’approccio con la vita al di fuori del campo, quello che noi chiamiamo il lavoro. Circo per vivere, ma anche far sopravvivere il circo. Altre spettacolari peripezie da riprendere.
Scatto foto fin dentro i carrozzoni. Ritratti, intimità, sguardi, lo spettacolo dell’anima che sta a casa solo quando sta nel viaggio. Scatto in studio, sul set ricreato neutro e bianco, per scoprire che a nudo il personaggio e la persona sono la stessa cosa. Infine scatto tornando al campo dove sentiamo forte nel sole di giugno tutta la forza e il sudore nei primi movimenti precedenti alla rappresentazione serale. L’allenamento, ancora un’altro prezioso spettacolo.
“L’esibizione sul palco dura pochi minuti, ma per quei pochi minuti bisogna lavorare una vita” (Xyomara).
Ecco perché le mie foto ed i testi non racconteranno mai le luci della ribalta, le performance atletiche e i colori sul palco, ma la nascosta vita quotidiana con tutti i suoi personaggi, le trame intricate, gli amori, et la poesie de la commedie humaine. Per me il vero spettacolo dans le spectacle.
- Words by: Davide Dutto
- 30 Aprile 2013
- 1 Comment