Questo è il fotoblog di Davide Dutto. Visita anche: Facebook Pinterest YouTube Instagram Cibele Edizioni Sapori Reclusi

Oggi a Fossano entro in carcere per fotografare i detenuti che cucinano per il concorso culinario indetto dal blog di Nani http://nanielollycucinaedintorni.blogspot.it/. Scatto immagini, mi muovo veloce tra persone e fornelli, rumori e odori, colori, consistenze, e acciaio su cui tutto si riflette e rifletto.  Ancora una volta la cucina parla un linguaggio universale, per raccontare vite in bilico tra dentro e fuori, spesso più dentro che fuori. Quasi scivolo. Così come le piastrelle umide di questa cucina rendono instabile il mio equilibrio, nelle parole spiaccicate in italiano elementare  sento forte l’instabilità di certe persone, di certe vite. Penso che forse allora provare a partecipare, provare a cucinare, provare a resistere, provare a ricadere, provare a rialzarsi, provare ad essere non solo un detenuto è la strada di tutti i giorni. Ma forse non so… forse sono solo io e le mie immaginazioni indotte dal forte vapore di quel pentolone là sul fuoco. Bolle e ribolle acque pronte per la pasta di mezzogiorno. Tutto qui. Poi però, questa sera come sempre, riguardo le immagini della giornata, e vedo i volti e gli sguardi, vedo sempre e solo le persone, ne guardie ne ladri, ne buoni e cattivi; per fortuna almeno per un attimo sento che è veramente così. Ciao.

E’ come svegliarsi dopo cent’anni

come aprire gli occhi in un giorno qualunque

come restare in punta di piedi prima di nascere

come sentire il silenzio nel rumore

E’ come danzare sul fuoco

come sedersi in cima all’Himalaya

come scivolare in una ciotola di latte

E’ come entrare nella nebbia.

Vorrei  far entrare tutto questo dentro un’immagine?

Colonia alcuni anni fa sospeso tra la notte e il giorno.