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Sabato, subito dopo pranzo. Domani sarà Pasqua. Ho un’appuntamento con il sindaco per fare delle foto a tre reduci della seconda guerra mondiale, tre partigiani che resistono al tempo e ai vari bunga bunga. Il primo un liberale, il secondo decisamente di sinistra e il terzo un ex democristiano. Insomma altre storie da fotografare, così ho accettato subito l’invito del primo cittadino che mi propone di ascoltare ancora delle intense testimonianze. Esco quindi con macchine al collo sotto un cielo plumbeo e mi avvio all’appuntamento in piazza dei martiri… Comincia da lì la mia breve, ma intensa cronaca di un furto annunciato.

Posteggio e corro davanti la sede dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani dove un gruppetto di arzilli vecchietti mi aspetta per fare il giro dei cippi commemorativi, luoghi dove giovani partigiani, loro compagni sono stati uccisi dai tedeschi. Così arrivo e dopo esserci salutati scatto subito alcune foto davanti alla sede. Cinque minuti, cinque minuti mentre altri personaggi girano furtivi alle nostre spalle in attesa di un pollo, tipo me, per strappare qualche spicciolo e guadagnarsi la giornata. Cinque minuti et voilà.

“E bravi ce l’avete fatta!!!”

Era ora, da sempre non chiudo le porte della macchina, spesso anche quella di casa. Così oggi pago la mia troppa fiducia del prossimo. Si… essì mi hanno derubato in un attimo a 50 metri di distanza dove la mia Rav Toyota è posteggiata aperta. Una mano abile…ma agevolata sfila via il portafoglio e il cellulare riposti ingenuamente e in bella vista sul sedile.

“Scemo tu” direte voi.

Beh questo me lo dico anch’io “scemo io”, ma si sa quando ti capitano certe esperienze ti rendi conto di una serie di cazzate fatte una dopo l’altra. E io in questo sono molto esperto. Comunque è sempre uno shock quando capitano queste cose, per un po’ rimane uno strano senso di amarezza e sconforto, rabbia e senso di perdita. Danni materiali: circa 70 euro, tre carte di credito tutte violate con un prelevamento massimo, carta d’identità, patente, varie tessere che mi verranno in mente poco per volta…, biglietti da visita di clienti, perdita della rubrica del cellulare, altre cose che scoprirò più avanti. Danni morali alcuni… due lacrime. Comunque domani è Pasqua, quindi auguri a tutti e anche ai ladri.

PS Chiunque pensi che sia utile ridarmi il proprio numero di cellulare me lo scriva qui: foto@davidedutto.com almeno comincio a ripristinare la mia rubrica.

PS2  visto che i ladri sanno chi sono per via dei miei documenti e vedi mai che per curiosità arrivino fino qui, dico loro per cortesia di buttare i documenti magari in un posto che si possano ritrovare, avete guadagnato abbastanza per almeno farmi questo favore.

ciao Davide

Eccomi di nuovo qui a raccontarvi alcune mie performances d’arte varia. Appunto:…

“Signore e signori ecco a voi il Circo!!!”

Quale situazione migliore potevo immaginarmi, nel mio già ampio caos quotidiano di peripezie e equilibri precari, di un circo fatto da persone, artisti bravissimi e un po’ squinternati alla periferia di Fossano tutto per me? Si beh non esageriamo… però super disponibili ed entusiasti di accettarmi tra di loro per un periodo indefinito e per farsi fotografare nel quotidiano, ritratti nel loro ambiente, alle prove, e in studio da me in posa. Da alcune settimane stazionano con carrozzoni, rouleuts, tendoni e cucina da campo al seguito nella periferia di Fossano. Il Circo, non quello delle grandi famiglie Orfei, Togni e giù di li, non quello con animali o degli spettacoli alla “Cirque de solei” super tecnologici (per altro bellissimo), ma quello di nuova (si fa per dire) concezione: “Le Cirque nouveau” ovvero più in generale il teatro di strada.

“Ecco qua allora signore e signori senza trucco e senza inganno “Lo spetacolo dans le spectacle. Backstage e vita quotidiana del Circo Paniko” progetto fondo a perdere dello studio fotografico Davide Dutto.”