L’uso della fotografia è illimitato. Viviamo in un’era dove l’immagine è diventata un modo di comunicare interpersonale (internet in testa). Le immagini vengono utilizzate dalla scienza al fotoreportage al semplice riconoscimento personale. Vediamo ecografie di bimbi ancora da nascere, immagini all’infrarossi che fissano i colori del calore o cellule dividersi al microscopio nella scienza. Immagini con messaggi flash della pubblicità si fissano nei cervelli e nella sfera del ricordo vediamo immagini lasciare segni nel tempo per creare anche malinconie…e così via. Mi affascina sempre di più questo mondo fatto di comunicazione attraverso la fotografia, vorrei vedere e far vedere tutti i sentimenti attraverso le immagini…La fotografia che però non vorrei (vorremmo) mai vedere è quella che oggi mi è arrivata dentro la busta con su scritto in grassetto POLIZEI. La precisione svizzera unita alla tecnologia dei server mi ha colpito, nonostante l’errore di battitura dopo un anno e quattro mesi è arrivata sul computer l’immagine della mia macchina nel tunnel di chissà dove tra la svizzera e l’Italia con annessa multa da pagare. Ormai la fotografia è diventata il riflesso del nostro essere, di ciò che rappresentiamo come il marchio di fabbrica della nostra vita srl, immortalando anche nei fotogrammi quei momenti in cui superiamo i limiti di velocità… attenti quindi alle foto-cellule…ma non era finita la sfiga con l’anno vecchio?
- Words by: Davide Dutto
- 18 Gennaio 2008
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