Questo è il fotoblog di Davide Dutto. Visita anche: Facebook Pinterest YouTube Instagram Cibele Edizioni Sapori Reclusi

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I pesci sulle bancarelle del mercato sono ormai morti, sistemati nelle cassette tra ghiaccio e urla di “fresco fresco” li guardo. Sono attirato dai forti colori e dallo sberluccicante squame argento vivo, dagli occhi lucidi che riflettono le luci appese sotto gli ombrelloni rossi. Il ghiaccio mentre si scioglie sgocciola l’acqua sull’asfalto pregno di odori forti. Decido di comprare alcune acciughe, sardine, triglie, gamberi… per fotografarli in studio. Voglio fissare quei riflessi, quei colori in immagini. Così arrivo a casa e monto lo sfondo bianco, sistemo le luci e appoggio delicatamente l’acciuga da un lato. Un attimo prima di cominciare le riprese la guardo li coricata priva di contorni, priva di altri pesci, di ghiaccio, di reti e soprattutto del mare. Chissà, nel caso avesse potuto immaginare, se mai un pesce possa immaginare, la sua collocazione in un set fotografico a poche ore dalle nuotate in banco assieme ai

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Il fotografo lo dice la parola stessa dovrebbe fare il fotografo, cioè scattare foto e stampare. Ma cos’è diventato oggi un fotografo? Sono ormai lontani i tempi delle bacinelle, dell’esalazioni di acido acetico, del buio e della luce rossa, lontani sono anche i tempi dei rapporti tra cliente e fotografo quando veniva commissionato il servizio e si organizzavano le riprese e le consegne delle foto (cartacee) con tempi umani. Mi sembro vecchio!?. Ma per Dio sta diventando veramente difficile riconoscersi in questa definizione professionale cosa vuol dire “faccio il fotografo”? Quando ho cominciato a fare questo mestiere avevo la licenza di fotografo ambulante e fotografo da studio e non dovevo neanche fare le ricevute fiscali e poi il lavoro lo vedevi e lo potevi fare concretamente senza tante palle (taglia, incolla, stampa, incornicia…). Oggi, pure il governo è caduto e se prima con gli studi di settore non se ne capiva nulla , chissà ora cosa dovrò inventare per ritrovare la mia identità professionale? Ormai è da un paio di mesi che sono davanti al computer per più di 8 ore al giorno, gli occhi escono dalle orbite. Arriva veloce la sera tra telefonate, riunioni con clienti, elaborazioni grafiche e fatturazioni varie (per fortuna) senza fare una foto, sono distrutto e mi sembra di non aver fatto niente. Non ne capisco più

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