Si consiglia la visione facendo partire i tre video contemporaneamente.
Camminando prima del temporale in zona Paradiso verso fine giornata
Così oggi ho registrato pezzi di isola, domani scendo a Cagliari per partire per Roma. La capitale dove per tre giorni parleremo di galera e di quello che è la condizione umana privata giustamente o ingiustamente della libertà. Tutta un’altra storia. Ciao
L’acqua passa tra le rocce producendo suoni ritmati con grande effetto relax
Le onde vengono dritte trasportando colori trasparenti
Una cosa è certa: tra il lavoro forzato e la vacanza forzata preferisco la seconda.
Domenica mattina, poi subito pomeriggio, passo la giornata tra la spiaggia di Lucaise e la costa di Mezzaluna. Qui neanche l’ombra dei turisti, ma neanche dei locali, silenzio e poco vento, solo gabbiani che alla mia vista si agitano salendo alti e planando in picchiata fino a sfiorarmi minacciosi. Penso per difendere il loro territorio. Ovvio sono in minoranza da solo contro una decina di gabbiani nevrastenici e territoriali, così m’invento la disciplina fotografica “tiro al volo del gabbiano”. Imposto autofocus su AL SERVO con nove punti di ricerca fuoco e via a prender di mira il gabbiano.
Io: “…Ahhpperò sono sul bordo della scogliera! Meglio non tener la testa troppo in alto roteando per seguire il bianco volatile. Meglio guardare dove metto i piedi. Dunque di qua un metro e di là anche meno…”.
lui: “Ehi ehi, ma non eri qui per la mattanza? Sai i tonni che vengono presi nella rete mentre transitano qui davanti all’isola e poi vengono issati a bordo con la classica lotta uomo pesce, ecc…e tu non dovresti scattare immagini un po’ cruenti e forti di questo tipo di pesca? Ma che minchia ci fai su sta scogliera?”
io: “Si, si lo so che sono qui per la storia della mattanza, è che le cose non sono andate proprio come pensavo… troppe complicazioni per arrivare sul posto della mattanza, giapponesi, spagnoli e Carlofortini compresi. Non ho voglia di spiegarti tutto bene, come è andata o meglio non andata, troppe parole ora…ma intanto sai già tutto”.
lui: “Va bene però ora smettila di far foto che non servono a niente e fai almeno finta di riposarti”.
io??: “Guarda che le foto servono sempre… anche queste fatte per passare il tempo ed interagire almeno con un gabbiano… CAZZO, MA STO PARLANDO DA SOLO”.
Capita forse, quando per 5 giorni sei su un’isola e non hai relazioni che tra te e il coputer o la macchina fotografica, a cena per ordinare il menù e la colazione al mattino con il cameriere, capita. Non sono più abituato a stare isolato senza discutere di qualcosa, riunioni, telefonate, servizi fotografici a scadenze zero…Allora questa sera ore 21.00 riunione tra me e me ordine del giorno: ” se fossi un gabbiano farei sempre il fotografo? Ciao