Questo è il fotoblog di Davide Dutto. Visita anche: Facebook Pinterest YouTube Instagram Cibele Edizioni Sapori Reclusi

Da tempo non scrivo più sul mio blog… ma sappiate che se non scrivo faccio altro!!! Insomma sembra che lavoro, anche se di questi tempi lavorare non corrisponde necessariamente a guadagnare… ma non entrerei in polemica e in discorsi opprimenti di questi tempi.
Appunto per non opprimere, ma per imprimere ed esprimere ottimismo insieme a Francesca Ramello e Corrado Buzzi stiamo realizzando una grande mostra internazionale d’arte contemporanea “sotto il ponte”, o “sopra il fiume”… no, forse “sotto il treno”… Dunque, il caldo mi confonde le idee e le energie sono al minino, ma qui troverete tutte le informazioni e le date dell’evento. Una figata. Ovviamente siete tutti invitati. Intanto lascio un piccolo pensiero e un assaggio delle mie immagini che troverete esposte sotto il ponte…sotto i treno…sopra il fiume… insomma lì.

Ho imparato a fotografare per vivere.

Lavoro, mestiere, artigianato, sopravvivenza, qualcuno dice arte.

Io mi limito a fotografare quello che vedo, quello che sento.

Forse non so fare di meglio in questa vita.

I learned to take photos in order to survive.

Work, craft, survival, someone calls it “art”.

I just take pictures of what I see, what I feel.

Perhaps I simply cannot do anything better in this life.

Davide

“Non mi sono mai chiesto perché scattassi delle foto. In realtà la mia è una battaglia disperata contro l’idea che siamo tutti destinati a scomparire. Sono deciso ad impedire al tempo di scorrere. È pura follia.”

“I have never asked myself why I took photos. Actually mine is a frantic fight against the idea that we’re all destined to disappear. I’m determined to prevent time from passing by. It’s just sheer madness.”

Robert Doisneau

Titolo:

Alta tensione.

Pericolo di morte al tempo dell’iPad

Title:

High voltage.

Danger of death in time of iPad

Immagini scattate con iPhone e iPad stampate su vetro.

Photos taken with iPhone and iPad and printed on glass.

iPad: 30 x 36

iPhone: 23 x 23

Inside, sono queste immagini scattate con l’iPad… che certamente almeno nell’estetica si conformano al tempo dell’iPhone, all’uso di filtri ed effetti in voga oggi… e nulla vedo di male o nulla di eccezionale da discuterne oltre il valore. Per i “puristi” della fotografia che affermano il loro credo quello che passa anche attraverso la nostalgica emozione dei vapori di sviluppo e fissaggio per restituire alti valori immaginari insostituibili, o per chi l’immagine la restituisce in tempo reale sulla rete senza magari saperne di colori, contrasti o alchimie fotografiche, direi di non arrovellarsi troppo nel sostenere le varie tesi. La fotografia è semplicemente fotografia, cioè quello che vediamo e sentiamo leggendo l’immagine che ci sta davanti, in ogni sua “applicazione”, sia essa materica o virtuale. L’importante è come sempre avere delle sensazioni, magari intelligenti, da comunicare. Così queste immagini apparentemente scattate fuori, al freddo e al colore di quella serata, sono assolutamente una visione inside di tutto quello che in quel momento ho sentito dentro. Bye Davide