Ciao, come va? stai bene? e tu? qui come al solito, come già conosci. Ecco passato agosto, ecco passato il primo temporale di fine stagione qui in Piemonte e subito le prime sensazioni d’autunno smuovono l’animo nel bene e nel male. L’arrivo dalla Sicilia, calda ancora dei venti mediterranei è già lontano. Sinceramente dopo le giornate torride dei giorni passati, questo fresco me lo godo tutto. Arrivo dalla Sicilia dunque. Meglio non parlarne troppo di questo giro (dal punto di vista lavorativo), meglio fare il punto sulle cose positive… che faccio prima:
-Saline di Marsala, foto belle lavoro serio e soddisfazione.
-Licata, mantenuto da Pino per una settimana tra alti e bassi passo un’indimenticabile soggiorno tra cucina, spiaggia, casa e luoghi di Licata inediti, raggiX in ospedale… cavalli che s’inchinano, festa di Sant’Angelo con processione tipica. Incontro i pescatori e qualche giorno lo passo in spiaggia con Pino e famiglia.
-Un bel giro a Noto dove incontro Manuela e Paolo Reina cuoco dell’Antica Trattoria del Gallo a Gaggiano che sono ospiti di Maurizio e Cristina qui (si commenta da solo), belle persone. Incontro Corrado Assenza al volo al Caffè Sicilia, assaggini vari.
-Una puntatina a Chiaramonte da Lorenzo, un bagno nella piscina tra gli ulivi di Luca monica e un’indimenticabile gin tonic.
-Tutto per un totale di 19 giorni.
Ed eccomi qui nel turbinio delle cose settembrine da fare, da organizzare, gestire e da farsi travolgere nuovamente. Ieri sono stato da Ugo Alciati a scattar foto. Ancora una volta la palla rimbalza tra le cucine di Sicilia e Piemonte. L’Italia per me già basterebbe così. A Pollenzo nel ristorante “Da Guido” la brigata armeggia sui fuochi, i camerieri scorrono lisci tra cucina e sala. Profumi, vapori e colori si fondono sul sensore della mia Canon che assorbe tutto scattando a ripetizione. Ugo fin da subito mi chiede cosa voglio dal menù. Che faccio, rifiuto? Smetto di fotografare di tanto in tanto e seduto sullo sgabello tipo mucca carolina vedo arrivare i piatti pieni. Fotografo, mangio e scatto. Assaggio, mi do da fare. Nelle cucine l’acciao domina, riflette le luci giallo verdi dei neon, specchia facce e movimenti. Questa è bella grande e riflettente, posso muovermi e cercare punti di vista diversi. Comunque mi sento sempre un po’ in mezzo alle scatole mentre c’é chi lavora veramente. Quindi finisco con una granita al limone… bravi tutti. Verso l’una rientro a Fossano e scarico i file, anche le foto mi piacciono. Bene fin qui, ma poi ci sono i programmi futuri. Ancora molti, interessanti e confusi tra voglia di fare e tempo a disposizione… sempre poco. Mi sa che il Natale arriverà veloce, troppo. In questi giorni sto organizzando anche il ritorno in prigione, a breve, ad Alessandria. Sto per realizzare un bel progetto che vedrà fotografia, cibo, rapine, libertà forzata e negata interagire. Cuochi, detenuti e un fotografo (io) cercheranno di raccontarsi le vite dietro i fornelli, dietro le sbarre e le macchine fotografiche…”Ricette di vita”, te ne parlerò appena riesco, appena avrò del materiale. Ancora comunque devo chiudere tanti lavori, calendari, libri, cataloghi…l’umore varia dal panico al tranquillo, dal eccitato al semi depresso e così via… Adesso si son fatte le 23.35, Neil Young suona ancora lento nel mio stereo, venerdì fine giornata, fine settimana, suona ancora “The Needle and the Damage Done”. Mi sembra che per oggi possa bastare, ora devo davvero rientrare, sono stanco. Ci sentiamo presto ciao Davide
- Words by: Davide Dutto
- 11 Settembre 2009
- 2 Comments