Questo è il fotoblog di Davide Dutto. Visita anche: Facebook Pinterest YouTube Instagram Cibele Edizioni Sapori Reclusi

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Razza pura. Qualcuno ha provato a fare selezione, ma il risultato è stato catastrofico. Un trifolao, due cani e un fotografo…di sicuro non di razza, camminano nel bosco vicino a Monchiero, nelle langhe per un lavoro da svolgere. Il naso dei cani setaccia il terreno inspirando molecole, ma solo quelle del tartufo cerca. ll trifolao incita con le parole i can, con le carezze. Parla a loro come si fà con le persone, regalando bocconcini di pane e crocchette di tanto in tanto. Il fotografo osserva e scatta a fatica nel buio sottobosco, dove solo da poco si è alzata la nebbia. I cani veloci passano davanti l’obbiettivo. Difficile mettere a fuoco, anzi spesso sfoca del tutto. Adesso i due “uomini” giocano con il loro lavoro, i cani ascoltano, annusano e cercano senza sosta.” Ma di che razza sono?” chiede il fotografo. “Razza?” il trifolao” Bastardi, incrociati sono più intelligenti, più umani…meglio” ” ah ecco…” il fotografo annuisce e in effetti vede nel mirino della macchina fotografica gli occhi del cane e sente come delle parole uscire da quello sguardo “ah ecco…uomini, cani, bastardi, tartufi…meglio” pensa, poi si rituffa nei panni del fotografo per svolgere il suo “lavoro”.

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Langhe, anzi nell’alta Langa, Prunetto, Camenrana, San Giovanni Belbo. Oggi giro per fotografare castelli, bici, boschi, paesaggi per poi scendere ad Alba a scattare dei ritratti. Sono come al solito di corsa…in ritardo sulla tabella di marcia. Inizio al mattino presto a Prunetto dal castello mentre il sole spara la prima luce del giorno sulla facciata, su quella parte della fortezza. Contrastate le pietre, il prato, il cielo. Scatto, scatto, salgo sulle torri, nel museo, scendo nel cortile, scatto, scatto mentre esco fuori, scatto, scatto, fatto. Un’attimo dopo scivolo tra le curve fino al centro la Pavoncella a San Giovanni Belbo, dove mi aspettano per fare altre foto nei boschi, nei paesaggi, tra le case e  le colline con gente che va in mountain bike. Adesso il sole comincia a riscaldare anche in mezzo alle colline, dove i colori s’accendono di terra marrone bagnata e di prati verdi e di vigne rosse, di giallo dei boschi di castagni, querce, frassini… Insomma come si dice da queste parti “Propi ‘na bela giurnà”…finalmente dopo tutti i rinvii di questi giorni per via della pioggia, era ora. Sono le 12,30. Qualcuno ci porta un panino, un bicchiere di vino, un bounet. Non si rifiutano mai, neanche quando hai fretta e ti aspettano ad Alba. “Causa anomali condizioni del mare tutti i collegamenti tra le isole sono stati momentaneamente sospesi…” mi ha insegnato l’impossibilità di programmare oltre quello che la natura ti lascia programmare. Bene, così riscivolo giù fino ad Alba. Curve, discese, vigne, poco traffico, sole mentre la in fondo vigila lo sguardo del Monviso e… che belle nuvole. Non posso più fermarmi ora. Di colpo nel mio programmare le ore che mi restano, mi balza in mente “oggi s’inaugura il salone del vino…”, ho lavorato alla produzione delle fotografie per lo stand della regione Piemonte…”A già il salone del vino e quando ci vado?” Vorrei vedere il mio lavoro finito. Finalmente arrivo ad Alba, l’appuntamento al cimitero, arrivare al centro non ci provo neanche per via della fiera del tartufo e del caos allegato. Incontro le facce dei soggetti da fotografare stupite-imbarazzate “…vorrai mica fare le foto qui con lo sfondo del  cimitero?” dice Cinzia ” …no, no tranquilla. Vediamo di trovare uno spazio giusto, ma non troppo al sole però.” Per quanto mi sarebbe andato bene anche lì davanti. Si insomma tanto devo solo mettere un sfondo bianco e fare scatti da scontornare e inserite sulle altre immagini di paesaggi e di vigneti e natura…un posto vale l’altro. Ma si cerchiamo un’altro posto, mi convinco di più mentre arriviamo in riva al Tanaro. Veramente le foto sarebbero venute identiche, ma vuoi mettere la vista? La fila di alberi costeggia la strada sterrata, da un lato il fiume scorre piano, sullo sfondo sempre le Langhe mentre un’aria leggera soffia quasi calda e la luce forte del sole comincia a scendere. Tipica giornata autunnale che profuma di foglie secche, caldarroste a un leggero velo di malinconia. Bene dopo un’oretta qui abbiamo finito, smonto lo sfondo, saluto e…a già il salone del vino. Giro la macchina in direzione Torino, questa giornata sembra non finire più. Penso che rientrerò a Fossano un po’ tardi, ma penso anche all’ora in più che aggiungeremo questa notte…giornata veramente allungata oggi, stanotte.

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