Questo è il fotoblog di Davide Dutto. Visita anche: Facebook Pinterest YouTube Instagram Cibele Edizioni Sapori Reclusi

Anche questa domenica mattina sto qui seduto davanti al monitor per postprodurrefoto. Ruba ormai tutto il tempo che mi rimane questo lavoro.
Sistemo files, colori, grigi, contrasti, testi, titoli, impaginazioni…
Domenica mattina, quindi celebro la mia professione fotografica, e battezzo le “prossime” immagini per le “prossime” tre mostre a Rebibbia. Out the glass, il cibo dei pescatori e dal gambero nero a sapori reclusi. Un metro per uno e cinquanta orizzontali alcune, ma la gran parte verticali, bianco e nero e a colori desaturati. Ne avrò per un po’, ma in fondo non mi dispiace questo tipo di solitudine, di chiusura al mondo nel mondo. Da qui vedo quasi tutto, ascolto musica e non parlo.

Ritocco.

Musica.

Immagini.

Immagino.

Ripenso alla settimana appena passata, volata, e inchiodo le immagini sul muro di quello che ne è stato. Una settimana che ha visto chiudere le porte del carcere di Fossano dove circo, cinema, musica, dibattiti, piadine sono entrati e usciti portando testimonianze fuori e dentro in questo mese di Novembre ormai agli sgoccioli.

Carcere, ancora carcere. Non so bene come ci sono rimasto incastrato in questa storia e soprattutto perché.

Poi penso:

“Meglio che fare matrimoni, comunioni, cerimonie, inutili scatti per brocheures commerciali, fototessera, riproduzioni,…”

“Ahh… ecco perché!! Dimenticavo”.

Si già, sono un fotografo impegnato, io!! (tono ironico).

Ma poi in mezzo a queste pacate considerazioni, di colpo s’intromette Paolo Conte, che sbuca dal nulla, come se fosse normale massacrarti la tua sacrosanta domenica mattina lavorativa.

Beh in fondo ho sintonizzato io sulll’impostazione youtobe>Paolo Conte…

Così ora i miei pensieri dilagano altrove, infiltrandosi in profondità nelle zone non impermeabili e prive di difesa del mio vissuto.

Ah già, cazzo…

GULP!!! Mi sembra di sentirli: ” e adesso spiegaci sta cazzo di piadina romagnola…”

Ciao Dani…tutto quello che penso di scrivere ora non ha senso, non ha valore, sparisce sotto il peso della notizia appena ricevuta. Ciao Dani, troppo presto, troppo veloce la tua vita è volata via. Ciao Dani, non ho neanche finito di sistemare le tue foto cazzo. Un grande abbraccio Davide