Come avrete già capito sto giocando con le immagini in movimento, così anche questa volta pubblico un piccolo video. L’ho trovato nel cassetto un po’ per caso. Era lì dal tempo delle pellicole negative e diapositive, del bianco e nero e dei colori su gelatina. Sensazioni forti. Niente a che vedere però con il sentimentalismo nostalgico-patetico, ma l’emozione è sempre forte quando rivedo certe immagini. Pezzi della mia vita. Dalle fotografie fuoriescono tangibili sensazioni, le senti bene. Da qualche parte tra le cellule celebrali del nostro cervello stazionano dei ricordi che pensavamo persi (paradosso). Così talvolta le fotografie agiscono come chiavi per entrare nei meandri della nostra testa. L’immagine entra risucchiata dall’occhio e scorre in un tempo incredibilmente veloce, impercettibile, fino dove i ricordi aspettano di essere tirati fuori. I colori e le forme immediatamente si trasformano con magica alchimia in sentimenti, sensazioni, profumi, musiche quasi reali. Reali. Questi per me sono i ricordi delle immagini. Nel mio computer ad esempio sono sparsi nelle cartelline, nelle sotto cartelle, nei labirintici percorsi fatti di bit, sotto in magazzino invece più materici stanno su scaffali, in grandi scatoloni, sanno di muffa e cartoncino, d’interno di un vecchio armadio. Le fotografie e i sentimenti stanno spesso richiusi in un cassetto, stazionano fluttuanti nel tempo mentre si caricano di sensazioni. Come un buon Barolo accatastato in cantina accumula struttura e bontà. Oggi ho stappato un’annata 1990… o giù di lì.
- Words by: Davide Dutto
- 12 Marzo 2010
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