Questo è il fotoblog di Davide Dutto. Visita anche: Facebook Pinterest YouTube Instagram Cibele Edizioni Sapori Reclusi

Giro volentieri questa naewaletter di mediterraneum:

Roma, week end dedicato alla cucina, alla scrittura e alla fotografia

CUCINA, FOTOGRAFA, RACCONTA

Cosa succede quando uno chef, un fotografo e una food writer si incontrano?
Venite a scoprirlo in un week end dedicato alla cucina, alla scrittura e alla fotografia! Un workshop pratico rivolto a tutti coloro che amano cucinare, scrivere e raccontare le proprie ricette e fotografare i propri esperimenti ai fornelli. Un corso dedicato anche a chi da sempre vorrebbe aprire un blog di cucina, a chi vorrebbe scrivere le sue migliori ricette, o regalare agli amici un libricino selfmade: selfcooked, selfphotographed, selfwritten…
Durante i due giorni i partecipanti lavoreranno individualmente e in team al fine di sperimentare e migliorare il proprio lavoro. Ad affiancarli e aiutarli troviamo Antonio Bufi del Ristorante Clandestino di Moreno Cedroni a Milano, chef appassionato di scrittura, Davide Dutto, fotografo professionista specializzato in food, e Roberta Corradin, giornalista, scrittrice ma anche un po’ cuoca!
Dopo il tutto esaurito del corso tenuto lo scorso mese nel food concept-store Eataly di Torino abbiamo il piacere di ospitare questo interessantissimo evento presso la nostra scuola.
Vi aspettiamo ‘armati’ di macchina fotografica, computer portatile o blocco notes e tanta voglia di divertirvi…. al resto pensiamo noi!

PROGRAMMA DEL CORSO

sabato 9 e domenica 10 aprile dalle 10.00 alle 18.00

9 APRILE

ORE 10.00
PRESENTAZIONE, CAFFE’ E DOLCETTI

ORE 10.30 – 14.00
CUCINA
COME SI PREPARA UN PIATTO PER UNO SHOOTING FOTOGRAFICO?
LO SCOPRIAMO IN CUCINA CON ANTONIO.

FOTOGRAFA
PROVE DI SCATTO DURANTE L’ESECUZIONE DEL PIATTO!
GLI ACCORGIMENTI DELLO CHEF: COTTURE E CONSISTENZE PER LO SCATTO FOTOGRAFICO: BUONO AL PALATO, PIACEVOLE DA GUARDARE.

RACCONTA
MODI DI RACCONTARE UNA RICETTA. L’APPROCCIO DEL BLOG.

14.00 PAUSA MANGERECCIA

ORE 15.00 – 17.00
RACCONTA
GALEOTTO FU IL PRANZO!
ROBERTA RECENSISCE IL PIATTO DI ANTONIO E INTERVISTA LO CHEF.
PROVE DI SCRITTURA.

FOTOGRAFA
PREPARAZIONE E ALLESTIMENTO DI UN SET FOTOGRAFICO PER LO STILL LIFE DEI PIATTI (TEORIA E PRATICA). TECNICA, STILE, TRUCCHI DEL MESTIERE…PER EVITARE CHE UNA BRUTTA FOTO ROVINI UNA BELLA RICETTA!
SEQUENZA RAGIONATA E RACCONTATA DI FOTO DI DAVIDE.

17.00
FORMAZIONE DEI GRUPPI E ASSEGNAZIONE DEI TEMI PER IL LAVORO DELLA DOMENICA.

TE’ DELLE CINQUE E SPAZIO PER LE DOMANDE

18.00
CHIUSURA LAVORI

DOMENICA 10 APRILE

10.00
CUCINA
OGNI GRUPPO PREPARA UNA RICETTA
FOTOGRAFA
SCATTI DURANTE L’ESECUZIONE DELLE RICETTE
RACCONTA
DESCRIZIONE DELLA RICETTA, DELL’ESPERIENZA, DI UN INGREDIENTE…
FOTOGRAFA
IMPIATTAMENTO E SCATTI CON L’UTILIZZO DEL SET FOTOGRAFICO

13.00 PAUSA MANGERECCIA

14.00
CUCINA, FOTOGRAFA, RACCONTA
OGNI GRUPPO FINALIZZA IL LAVORO DELLA RICETTA ESEGUITA CON IL SUPPORTO DI DAVIDE, ANTONIO E ROBERTA.
OGNI GRUPPO PRESENTA IL PROPRIO LAVORO AGLI ALTRI.
DISCUSSIONE E ANALISI DEI LAVORI DA PARTE DI DAVIDE, ANTONIO E ROBERTA.

17.00
SPAZIO PER LE DOMANDE

18.00
CHIUSURA LAVORI E BRINDISI CON BOLLICINE

12 partecipanti – 250 €

PER SAPERNE DI PIU’:
http://serialkitchen.wordpress.com/2011/02/26/cucinafotografaracconta/
https://blog.davidedutto.it/?p=3315
http://gglapulce.wordpress.com/2011/02/21/cucina-fotografa-racconta/

Chi fosse interessato a prenotare un posto al corso può mandare una e-mail all’indirizzo:

lab@mediterraneumlab.it

fornendo il nome e cognome, un recapito telefonico.
Vi risponderemo con una e-mail di conferma e le istruzioni per il pagamento. In alternativa potrete prenotare telefonicamente una lezione chiamando il numero 06 45491276 oppure 329 8127867.

Spero di incontrarvi nella mia cucina per questa specialissima occasione.

www.mediterraneumlab.it

Ore 6.30, venerdì.

Guido ancora con gli occhi impastati dal sonno, sono di umore pessimo… Guido nel buio nebbioso del cuneese dopo Savigliano, destinazione Pinerolo ambito numero 43 e poi 44 piana tra Carignano e Vigone.

Oggi chiudo il lavoro per la regione Piemonte o almeno lo spero. In questi mesi, non proprio indicati per le fotografie di paesaggi, ho imparato a riconoscere il Piemonte per ambiti e macroambiti, tra piane e colline, fiumi e laghi, valli, paesi, castelli, chiese e strade e autostrade, sterrate, comunali e statali come la SS 229 del lago d’Orta che salendo, curva dopo curva, arriva fino a Omegna… in verità già la conoscevo bene.

Oppure la SS 659 di Valle Antigorio e Val Formazza la più lontana da Fossano o l’ex SS 631 della Valle Cannobina, ora provinciale 75, la più la stretta e impervia che da Malesco sale tra boschi di castagni e acero-frassineti di forra per poi scendere come un budello sciolto fino al lago Maggiore di Cannobio.

La strada per Rocchetta invece, non ricordo bene se statale o provinciale o comunale o altro… persa nell’angolo in fondo a destra della cartina, s’incunea tra gli Appennini della liguria, lembo del Piemonte che tocca tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Liguria. Infatti quel giorno sbucando dalla nebbia, scopro il cartello indicatorio Genova. Avevo sconfinato…

Beh poi ci sono tutte le strade del Cuneese che ben conosco scorciatoie comprese. Salendo dall’Appenino Ligure, le Alpi Marittime e le Cozie, delle valli Uzzone,  Bormida, Belbo, Cevetta, Mongia, alta valle Tanaro, valli Casotto, Corsaglia, Ellero, Maudagna e Roburentello dette valli Monregalesi, poi valle Colla, valle Josina, valle Pesio, valle Vermenagna, valle Gesso, valle Stura di Demonte, valle Grana, valle Maira, valle Varaita, valle Infernotto, valle Bronda, e valle Po, le strade delle langhe e della piana, ecc… fino all’ultima strada percorsa per questo ultimo giro di foto, nell’ultimo ambito: la “mitica” comunale che da Vigone scende a Villafranca.

Così mentre cerco l’ultimo scatto dal finestrino passo sopra il Po e decido di accostare al primo spiazzo.

Ecco, lì va bene. Accosto, mentre con la mano cerco la macchina fotografica dentro lo zaino, mi accorgo che una signorina africana si avvicina con aria smarrita.

“Oh, oh…” penso.

In italiano fatto più di gesti che di parole, mi fa capire che ha sbagliato la fermata del bus e che si è persa. Vorrebbe un’aiuto per arrivare sul posto di lavoro.

Dai pensieri fotografici passo alla realtà e realizzo in un attimo: ” Minchia, una pro-sti-tuta…E allora?” Ma certo che scemo sono?

Visto l’aria persa della tipa e la mia propensione ad abbattere comportamenti stereotipati, mi offro per aiutarla, ma devo tornare un pezzo indietro.

“Evvabè…” la manovra è imbarazzante, mentre al primo spiazzo dal distributore di benzina faccio inversione. Il benzinaio si avvicina pensando di farmi il pieno… ma mi guarda scorrere piano e continuare dalla parte opposta.

Cerco di tenere uno sguardo sciolto…ma dubito sull’effetto. M’imetto quindi sulla strada e guido. la passeggera sembra disorientata, allora le chiedo  ” …ma dove devi andare?” Con un filo di voce lei dice “Più avanti, dopo rotonda, là…”

Si ma già ne abbiamo passate tre di rotonde e la risposta è sempre più smarrita. Mi rendo conto che non sa neanche lei dove andare.

Su quella strada continuano ad arrivare ragazze africane.

“Senti voglio aiutarti, ma mi sa che neanche tu sai dove devi andare” (interessante metafora). Così accosto là in fondo, dove vedo arrivare altre sue colleghe.

” Dai ti lascio qui, così loro magari ti sanno dire dove devi andare.”

“Ok, grazie”.

Rimane forte l’indelebile sensazione d’Africa e Piemonte mentre la saluto, anche per il tempismo surreale di una pattuglia di vigili urbani che c’incrocia sul lato opposto della strada.

Le colleghe della tipa scappano nei campi e dietro il parabrezza lo sguardo dei due vigili urbani che mi fissano con aria disgustata per trasmettere il pensiero “Il solito porco che va a puttane la mattina.”

Imbarazzante, imbarazzante e ironico finire così il lavoro per la regione Piemonte, tant’è che decido che le foto di questa mattina bastano e avanzano tra la  piana tra Carignano e Vigone.

Ingrano la prima e con nonchalance ritorno sulla SS 589 dei laghi di Avigliana, fino all’ultimo ambito, fino a casa.