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Sto leggendo…nel poco tempo che mi rimane della giornata, un libro di Stefano Malatesta che s’intitola “il cane che andava per mare e altri eccentrici siciliani” 29 racconti di cui il primo ambientato prprio qui a Lipari.
La storia di un cane come molti sull’isola, ma questo veramente particolare… riconosco subito nel racconto di Stefano Malatesta un’altra storia simile, quella di un cane che ieri ho rincontrato sulla barca dei pescatori di pescespada, il cane da pesca Spillo. Vive su questa barca chiamata filuca e come il cane del racconto non è particolarmente affettuoso e non si comporta come tutti gli altri cani, una scodinzolatina, una leccatina, la faccia ammicchevole per ottenere un boccone. Lui sta sulla barca, scruta il mare e annusa l’aria in continuazione, attento ad ogni piccolo rumore del motore ad ogni piccola accelerata che significa che il pescespada è vicino. Quando avvistato il pesce inizia l’inseguimento, tutti si danno da fare, come uno dei pescatori Spillo si muove agitato sul ponte, il pesce è vicino e la barca accellera e poi rallenta poi di colpo vira a destra per raggiungere il pesce, fino a che l’uomo della fiocina sopra la preda sferra il colpo mortale. Preso, preso e il cane si agita ancora di più, poi si posiziona sul punto dove verrà issato il pesce. Abbaia, ma non è aggressivo, abbaia come fosse un gridare per aiutare i pescatori, un incitamento a fare bene, forse è lui che dirige la pesca e lo sa… l’impegno è serio e allora quando il grosso pesce viene issato a bordo Spillo mordendo la pinna aiuta ad assicurare la cattura, poi ancora due morsi e ritorna tranquillo al suo posto mentre i pescatori finiscono di sistemare il pesce nella stiva. Il cane da pesca Spillo è rispettato da tutti sulla barca, è li da sempre e fa parte dell’equipaggio, mangia con loro, dorme con loro e pesca con loro.

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Genny è il nome della voce nel mio navigatore satellitare tom-tom. Tra me e lei il rapporto è molto professionale, anche se la frequentazione e il conteso a volte è molto intimo. Genny mi da sempre le informazioni con tono distaccato… mentre io mi sbilancio quando mi sente imprecare verso le altre vetture o quando canto stonato tipo karaoke le canzoni alla radio, mentre digerisco il panino dell’autogrill e mi sale l’acidità…insomma mi conosce bene, ma il suo modo così asettico di rivolgersi a me non mi gratifica…Sto viaggiando alla volta delle Isole Eolie, sono partito da Fossano alle sette e mi trovo già sotto Napoli, fin qui il viaggio tutto bene. Poco prima una pubblicità alla radio di una compagnia di traghetti che si chiama…Caronte & Turist… con la voce di un bambino faceva pressapoco così: ” mamma, mamma abbiamo perso il traghetto adesso come facciamo? Dobbiamo fare in macchina la Salerno-Reggio Calabria…” e la mamma risponde “Non preoccuparti da giugno la Caronte e Turiost fa tre navigazioni al giorno da Salerno verso Messina. Un comodo e rilassante viaggio a bordo delle belle navi ci porterà a destinazione senza passare da quell’ autostrada pericolosa…”, insomma il senso doveva essere quello.

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